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Il consiglio di World Rugby riunito a Parigi oltre al varo della Nations League ha stabilito di ampliare la Coppa del Mondo di rugby maschile da 16 a 24 squadre dall'edizione 2027 in Australia (1° ottobre-13 novembre) e ha confermato che quella femminile passerà da 12 a 16 squadre dall'edizione 2025 in Inghilterra (22 agosto-27 settembre).

IL MONDIALE A 24 - Il nuovo format dei Mondiali maschili prevede sei gironi da quattro squadre e l'aggiunta degli ottavi di finale. Passeranno il turno le prime due di ogni girone e le quattro migliori terze. Per l'Italia cadrà il tabù della qualificazione alla fase a eliminazione diretta, finora mai ottenuta in dieci edizioni. Con 16 qualificate agli ottavi gli azzurri non avranno problemi (ora sono all'11° posto nel ranking). Basta che poi non si parli di qualificazione storica (termine purtroppo abusato), ma di conseguenza del cambio della formula. La durata del Mondiale verrà ridotta da sette a sei settimane rispettando lo stesso numero minimo di giorni di riposo tra le partite come per Francia 2023. La fase a gironi sarà ridotta da quattro a cinque settimane.

SORTEGGIO NEL 2026 - Importanti novità anche per il sorteggio. Il Consiglio ha sostenuto il desiderio di World Rugby di effettuare il sorteggio dei gironi il più tardi possibile per riflettere al meglio circa la competitività globale. Il direttore esecutivo Alan Gilpin ha annunciato in conferenza stampa che il sorteggio sarà effettuato a gennaio 2026, un anno e 9 mesi prima del Mondiale, e non più 3 anni prima come per Francia 2023, dove le prime 5 del ranking (Irlanda, Francia, Sudafrica, Nuova Zelanda, Scozia) sono finite nei primi due gironi eliminandosi a vicenda. Un compromesso fra le necessità dell'equilibrio sportivo e del budget economico (la programmazione della vendita dei biglietti) che aumenta il rischio finanziario per gli organizzatori del Mondiale, ma rimedia in parte all'ingiustizia sportiva perpetrata in Francia.