La Fir riduce di 3 milioni di euro il passivo nel bilancio del 2024
Approvato all'unanimità il consuntivo. In due esercizi resta un "rosso" di 16 milioni

Come preannunciato dal presidente della Fir Andrea Duodo e dalla sua squadra dopo l'elezione, uno dei loro principali obiettivi nei quattro anni è il risanamento del bilancio federale. Un primo passo è stato fatto con il Consiglio federale tenuto a Parma il giorno della finale scudetto, che ha approvato all'unanimità il Bilancio consuntivo dell'esercizio 2024 con oltre 3 milioni di euro in meno di disavanzo rispetto ai 9.996.2305,55 euro conteggiati nel preventivo.
Il consuntivo 2024
«La governance insediatasi il 15 settembre 2024 - scrive la Fir nel comunicato - ha ereditato dalla precedente gestione un disavanzo superiore ai 10 milioni di euro. Il nuovo Consiglio - tramite un'attenta politica di revisione ed ottimizzazione dei costi - ha ridotto in sede di approvazione consuntiva, incluso gli ammortamenti e accantonamenti di legge, il passivo a 6.782.907,94 euro».
16 milioni di passivo in 2 anni
Un passivo che si aggiunge a quello di 9.335.341 euro licenziato nel Bilancio consuntivo 2023. Quindi 16 milioni di euro di disavanzo in due esercizi annuali per il rugby italiano. Inoltre il Bilancio preventivo 2025 approvato a febbraio dalla Fir portava un segno meno di 5.670.616,52 euro.
Riduzione del 30 per cento
L'approvazione all'unanimità del Consuntivo 2024 certifica un miglioramento di circa il 30% rispetto alle proiezioni di ottobre. È stato determinato «dall'aumento dei ricavi legati ai test match internazionali di novembre - scrive la Fir - e dal progressivo consolidamento di una strategia di razionalizzazione delle spese e di efficientamento della struttura federale».
Il commento di Duodo
Soddisfatto del risultato il presidente Duodo, che dichiara: «Consapevoli dello stato di criticità economica in cui versava la nostra Federazione, da subito abbiamo intrapreso la via della responsabilità. In pochi mesi abbiamo invertito la rotta, introducendo scelte necessarie al risanamento, ma senza gravare sui club, né sul movimento di base. I ricavi degli appuntamenti internazionali autunnali e un'attenta revisione delle spese, ci hanno permesso di limitare sensibilmente il disavanzo. È solo l'inizio di un percorso intrapreso per garantire la piena sostenibilità della Federazione, la tutela del patrimonio e, nei prossimi anni, il raggiungimento del pareggio di bilancio, condizione imprescindibile per garantire continuità, solidità e sviluppo al rugby italiano. Abbiamo una visione chiara di una Fir sana, trasparente, al servizio dei club ed in questa direzione continueremo ad operare».