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L'ultima annata del Campionato Pro14 si è chiusa con risultati molto positivi per il rugby italiano, con Benetton e Zebre vincitori di 18 match, 91 punti complessivi, probabilmente il miglior bilancio delle due franchigie nel torneo celtico. Ma ad impressionare di più sono stati i Cheetahs: risultati altalenanti hanno condizionato gli uomini di Franco Smith ma, alla fine, i sudafricani hanno centrato la qualificazione ai barrages.

Un risultato non da poco che ha fatto sorridere i dirigenti SARU, ora più che mai intenzionati a investire nel campionato celtico per il futuro del rugby sudafricano. Per la stagione 2019/2020 si parla dell'ingresso di una nuova franchigia, per il 2021 potrebbero esserci quattro squadre sudafricane in Pro14. I nomi papabili sono quelli di Sharks, Lions, Stormers e Bulls... vale a dire tutta Conference parte del campionato di Super Rugby. Una botta pesante per il SANZAAR, che perderebbe così un ricco bacino per i diritti tv. Anche se al momento la Federugby sudafricana non sembra contribuire più di tanto al Super Rugby. Le trasferte in Nuova Zelanda e Australia, il fuso orario, iniziano a creare problemi di visibilità. Questo, unito alla competitività del Pro14, sta spingendo Jurie Roux (presidente SARU) verso l'Europa. Perchè, aldilà di tutto, c'è il problema dei trasferimenti dei giocatori sudafricani: il Pro14 limiterebbe l'esodo verso Top14 e Aviva Premiership.

Ma non solo il Sud Africa. A premere per entrare nel campionato celtico ci sono anche i tedeschi: l'Heidelberg (oggi in campo per la finale di Continental Shield) tiene molto all'ingresso nel torneo e il suo presidente, il magnate del settore alimentare Hans Peter Wild (che ha rilevato la proprietà dello Stade Français) sta facendo pressione nei confronti del Board del Pro14.

Infine c'è la questione economica: se dal Pro14 si passasse ad un Pro18 (Pro19 con la Germania) i fondi nelle casse del Board consentirebbero di finanziare i club. L'ingresso di Cheetahs e Southern Kings ha dato una boccata d'ossigeno ai club europei, con una quota di 500,000 Euro ad ogni squadra partecipante al Pro14... oltre alla questione introiti: quest anno il campionato celtico ha generato un giro d'affari pari a 25 milioni di Euro.

 

Foto Alfio Guarise