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Filippo Frati ci aveva parlato settimana scorsa di Top12, 6 Nazioni e della stagione tormentata del suo Rugby Viadana assumendosi le colpe di una annata al di sotto delle aspettative (leggi qui l’intervista). Il tecnico, che nel recente passato da allenatore si era fatto le ossa ne I Cavalieri Prato e nella Rugby Rovigo, ha qualcosa da dire anche a livello giovanile, in particolare per la categoria Under 18.

Tutti a preoccuparsi dei risultati dell'Italia, intanto domenica scorsa 10 marzo 2019, centinaia di ragazzi U18 hanno giocato l'ultima (ULTIMA!) partita delle 8/10 partite del loro campionato - scrive Frati -. Come si può crescere ed imparare giocando 8/10 partite all'anno? Metà delle quali magari giocate nei mesi più freddi e piovosi, su campi fangosi in cui diventa difficile anche solamente correre.”

Frati è direttamente interessato a questa tematica visto che suo figlio Marcello ha giocato nell’amichevole che ha raggruppato tutti i migliori giocatori della regione Emilia-Romagna nelle Zebre Under 18 contro i Dogi, selezione veneta Under 18, prima del derby di Pro14 giocato a Dicembre.

Le Zebre sono una Franchigia sotto il controllo federale, quanto è importante per loro avere un settore giovanile da cui poter attingere come può fare l’altra italiana di Pro14 Benetton?

“Penso sia fondamentale. I club di città e provincia devono assolutamente lavorare per unire le forze, Amatori e Rugby Parma con l’Under 16 lo hanno fatto, hanno vinto tutte le partite fin qui giocate e sono candidati per vincere il campionato nazionale. Non deve essere un problema che si chiamino Zebre, ma sarebbe giusto creare un settore giovanile (U16/18) che racchiuda i migliori giocatori provenienti da Noceto, Colorno, Rugby Parma e Amatori per poter crescere, magari in un centro di formazione dove possono lavorare e diventare sempre più veri rugbisti per poi provare a farlo di professione. Zebre e Benetton dovrebbero avere una accademia U20 a loro collegata, la realtà dei fatti invece è che in Italia solamente Calvisano ce l’ha e non è una cosa corretta nei confronti degli altri club che competono con Calvisano in Top 12, soprattutto perché interamente finanziata con denari della FIR. Si allenano sui loro campi, giocano al San Michele e i migliori prospetti che escono vengono sempre presi da loro.”

“Parlando di franchigie, altro nodo annoso da risolvere riguarda la gestione dei giocatori non convocati in Pro14 che dovrebbero assolutamente giocare in Top12 e fare del minutaggio. Un esempio su tutti è Giorgio Bronzini, titolare nell’Italia che ha sconfitto gli Springboks solamente due anni fa, quest’anno ha totalizzato 46’ di gioco in stagione.”

 

Risultati e classifiche del Campionato Under 18 Elite

 

 

 

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