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Stadio Meazza di San Siro - foto Rugbymeet
Stadio Meazza di San Siro - foto Rugbymeet

San Siro casa del rugby italiano, quando Milan ed Inter costruiranno i nuovi stadi di calcio nell'hinterland di Milano e traslocheranno dallo storico impianto? 

«Se il sindaco Beppe Sala ne vuole parlare, io sono sempre disponibile. Stiamo parlando di un impianto che per il nostro sport sarebbe praticamente perfetto, manca solamente qualche metro di lunghezza però si potrebbe risolvere nel caso. Io sono qua». È la risposta possibilista del presidente federale Marzio Innocenti riportata da Antonio Raimondi sul sito di Eurosport e da Andrea Gussoni sul quotidiano online Mi-Tomorrow, entrambi rilanciato dalla rassegna stampa della Fir.

Un'ipotesi suggestiva. Per ora fantascientifica, visti i tempi necessari al trasloco di Milan e Inter e i costi di gestione di San Siro: si aggirano sui 6 milioni di euro, secondo quanto riferito in una recente trasmissione su Radio Tv Rds Serie A, nuova emittente della Lega di Serie A di calcio. Una cifra che dovrebbero accollarsi il Comune e la Fir.

Certo che trasformare un monumento nazionale dello sport come la "scala del calcio" in un "tempio del rugby", memori della mitica sfida da tutto esaurito Italia-All Blacks del 2009 (86.000 spettatori, record imbattuto per una partita di rugby su suolo italiano) e scordando i desolati spalti vuoti di Italia-Romania 1988 (dove in campo c'era pure Innocenti), sarebbe un colpo da maestro per la federazione. Ma forse no per il movimento, che ha ben altri problemi da risolvere.

L'ipotesi aprirebbe la strada a un'altra possibilità: il trasferimento del Sei Nazioni totalmente o parzialmente da Roma a Milano. Anche in questo Innocenti si dice possibilista: «Sono tante le cose che vanno considerate, tante le situazioni che vanno esaminate, ma San Siro è San Siro. Se ci fosse questa possibilità uno di certo non dice "no, non mi interessa"».