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Dalla notte del trionfo dell'Italia in Galles (24-21) non è nato solo il Sei Nazioni azzurro più bello di sempre, ma anche un nuovo trofeo da contendersi annualmente proprio con i gallesi. Dopo il Trofeo Garibaldi, in palio con la Francia, e la Massimo Cuttitta Cup, in palio con la Scozia, dalla prossima stagione ci sarà anche la coppa dedicata a Carwyn James e Roy Bish, due tecnici gallesi che hanno allenato nel nostro Paese lasciando una profonda eredità. 

La Triplice corona dell'Italia

Ne dà notizia il giornalista Antonio Liviero sul Gazzettino nella sua rubrica "Mischia Aperta", la più longeva nel panorama del rugby italiano. «L'Italia avrà così la sua personale Triple Crown da giocare ogni stagione. E già quest'anno si potrebbe dire che virtualmente l'abbia fatta sua con il trionfo di Cardiff, visto che il resto dell'argenteria fa già bella vista negli uffici della Fir dopo il pareggio di Lille (il trofeo starà per 6 mesi a Roma, poi tornerà a Parigi) e la vittoria dell'Olimpico sugli Highlanders».

Realizzerà il trofeo la Federazione italiana

L'articolo racconta la genesi del trofeo: «La nuova coppa italo-gallese è nata da una iniziativa del presidente della Fir Marzio Innocenti, che dopo essersi confrontato col suo omologo Terry Cobner, che ha accolto con entusiasmo la proposta, si è accordato con la ceo gallese Aby Tierney. Già in serata al banchetto ufficiale post match, durante il discorso di rito, Innocenti ha potuto annunciare la nascita della Bish-James Cup che sarà la stessa Fir a realizzare in Italia.  Carwyn James e Roy Bish, due gallesi illustri che hanno avuto un ruolo importante negli anni Settanta nello sviluppo del rugby italiano, specie in termini di mentalità di gioco».

Chi erano Roy Bish e Carwyn James

L'Italia all'epoca giocava contro il Marocco e la Jugoslavia, aveva come rivali principali la Romania e la seconda squadra della Francia, iniziava appena ad affacciarsi alle sfide con il mondo anglosassone. E i due coach gallesi seminarono in questo terreno fertile. Ma chi erano Roy Bish e Carwyn James?

«Bish - continua l'articolo - dopo aver allenato per cinque stagioni il Cardiff è stato il ct della nazionale italiana dal '75 al '77. Ha conquistato un secondo posto in Coppa Europa battendo la Romania e perdendo solo dalla Francia. Portò gli azzurri in tournée in Gran Bretagna, incrociando l'Under 23 inglese che si impose a Newcastle 29-13. Spicca anche una sconfitta di misura (15-16) contro l'Australia a Milano nel 1976. Successivamente ha allenato la Roma e dall'80 all'82 Treviso. Molto più celebre James che ha guidato i Lions nel 1971 a vincere per la prima volta la serie dei test in Nuova Zelanda, battuta anche quando allenava il Llanelli. Con gli "Scarlets" ha poi conquistato la Coppa del Galles per quattro volte di fila dal 1973 al '76, prima di allenare per due anni il Rovigo, vincendo lo scudetto nel 1978-79. È considerato il principe dei coach, il massimo artefice del rugby totale, un gioco che ha ispirato in particolare francesi e neozelandesi, un tecnico paragonabile a Rinus Michels nel calcio».

E i trofei con Irlanda e Inghilterra?

Per completare il Grande slam mancano ora i trofei da giocare contro Irlanda e Inghilterra. Sono aperte idee e proposte per decidere a chi intitolarli e, magari, farli nascere nei prossimi anni.