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«Bisogna ammettere che giocare un Tour dei Lions in Francia, contro i loro club del sud e tre o quattro test contro la nazionale francese sarebbe qualcosa di memorabile, indimenticabile». La proposta la lancia Lawrence Dallaglio, campione del mondo con l'Inghilterra e due volte in tour con i British Lions, al sito di Rugbypass e, facendo eco alle sue parole, bisogna ammettere che è una proposta interessante.

Tradizione secolare

In un rugby che cambia, sempre alla ricerca di nuove sfide e di nuove forme di business, rompere la tradizione iniziata nel 1888 della selezione britannica e irlandese in tour ogni quattro anni nei tre grandi Paesi rugbistici dell'emisfero Sud e inserirci la tradizionale rivale del Sei Nazioni, sarebbe eccitante. E magari anche l'Argentina. Quei Pumas che sono gli unici ad aver battuto (28-24) finora questi Lions, prima della partenza per l'Australia.

Le modalità del tour

Francia e Argentina potrebbero essere inserite nella rotazione quadriennale con Sudafrica, Nuova Zelanda e Australia. Oppure per rendere l'evento ancora più unico essere inserite alternativamente al termine del ciclo di 12 anni con le tre grandi dell'emisfero Sud. Oppure scegliere la rivale del quadriennio in base alla posizione del ranking mondiale, ora che esiste rispetto al passato. Così adesso non sarebbe toccato all'Australia, che è in crisi e più indietro di Pumas e Coqs.

Neil Back, Lawrance Dallaglio e Richard Hill, la terza linea dell'Inghilterra e dei British Lions
Neil Back, Lawrance Dallaglio e Richard Hill, la terza linea dell'Inghilterra e dei British Lions

La debolezza dell'Australia

L'idea di Dallaglio, supportato parzialmente dagli ex compagni dell'Inghilterra Neil Back e Lewis Moody, è nata dalla facilità con la quale i Lions avevano vinto tutte le partite, e il primo test contro i Wallabies. E dal fatto che «per la prima volta avevano affrontato un tour down under da grandi favoriti», visto il momento negativo dell'Australia, molto indietro nel ranking mondiale. Il successo all'ultimo respiro del secondo test (29-26) ha parzialmente corretto questa situazione, ma la serie è comunque già decisa al secondo incontro (2-0). E l'idea di un tour in Francia o Argentina, alternativo a quelli in Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica, resta valida e stimolante. Anche se tutta da valutare come organizzazione.

Pubblico agevolato

«Senza dubbio far giocare i Lions in Francia sarebbe brillante, perchè molto più accessibile per i tifosi - spiega Back - anche se l'altra faccia della medaglia potrebbe essere un grande aumento dei prezzi dei biglietti».

Lions in Francia nel 2029

In attesa di capire se questa proposta avrà un seguito, i Lions torneranno davvero a giocatore contro la Francia, a quarant'anni dal 1989. Succederà nel prossimo tour del 2029, prima della partenza per la Nuova Zeranda. Lo scrive il sito Midol-Rugbyrama, che parla di un'intesa fra la Federazione francese (Ffr) e le Home Unions su questo. «Un incontro di gala che si dovrebbe giocare sul prato dello Stade de France - scrive il sito - La selezione francese ha già affrontato i Lions nel 1989 al Parco dei Principi. Quarant'anni dopo succederà ancora e questo dovrebbe comportare uno spostamento della finale dal consueto calendario del Top 14 francese».