Galles: Steve Tandy ct e il ritorno di Rees Zammit per uscire dalla crisi
Due importanti novità dopo la stop della serie nera a 18 sconfitte

Dopo aver fermato la serie negativa a 18 sconfitte nei test match, con la vittoria sul Giappone, altre due buone notizie per una nazionale gallese, da due anni alla deriva. La prima, di qualche giorno fa, è l'incarico a Steve Tandy come capo allenatore dal 1° settembre. Finisce l'era del ct a interim Matt Sherratt. La seconda, più recente, è il ritorno dalla talentuosa e veloce ala Louis Rees Zammitt. Dopo 18 mesi il suo tentativo di entrate in una squadra di football americano Nfl è fallito. Sono due novità che non basteranno, da sole, a risolvere la crisi del Galles, prima di tutto economica, strutturale e di vocazione al rugby delle nuove generazioni. Però possono aiutare i Dragoni a ritrovare posizioni più consone al blasone attraverso qualche vittoria.

Steve Tandy citì
Tandy, 45 anni, gallese, ex terza linea di Neath e Ospreys, è il tecnico della difesa della Scozia di Gregor Townsend. È stato liberato in virtù dell'accordo fra le due federazioni e si gioca la chance da capo allenatore fino al Mondiale 2027, con prospettiva di conferma se le cose andranno bene. Per ricostruire si parta dunque dalla, è un buon segnale. Tandy è calvo e ricorda nell'aspetto Shaun Edwards, il tecnico della difesa che ha fatto la fortuna di Warren Gatland e del Galles dell'era d'oro. Ora fa le fortune della Francia. Per costruire una nazionale forte non c'è niente da fare, bisogna sempre partire da lì. «Voglio essere parte attiva nella ricostruzione del rugby gallese e riportare la squadra nazionale a competere con le migliori del mondo – dice Tandy - Abbiamo un gruppo giovane e motivato, con grande potenziale. Le sfide autunnali saranno un banco di prova importante». Debutterà il 9 novembre contro l'Argentina nei test autunnali, poi Giappone, Nuova Zelanda e Sudafrica.

Rees Zammit ritorna
Zammit, 24 anni, a gennaio 2024 aveva lasciato il rugby a XV per tentare la fortuna nell'Nfl. Aveva superato il programma di inserimento dei giocatori stranieri (Player pathwey) e firmato per 4 anni con i campioni del Superbowl, i Kansas City Chiefs. Con i quali però non è mai arrivato a giocare. Solo alcune amichevoli pre-season. Allora ha provato con una franchigia più debole, i Jacksonville Jagaures. Anche lì non è mai andato oltre la squadra riserve. Così dopo 18 mesi ha considerato il tentativo fallito. E non c'è nulla di disonorevole. Si sapeva che era difficile entrare. Ci ha provato e non avrà mai rimpianti. Per tutto questo tempo poi ha preso più o meno lo stesso ingaggio di quando giocava a Gloucester (250.000 euro circa). Gli fosse andata bene l'avrebbe quadruplicato. Gli è andata male e Rees Zammit torna al rugby, dove ha ancora tanto da dare nel suo ruolo. «Ho deciso di lasciare l'Nfl e di tornare al rugby. È stata una grande esperienza, ma è tempo di tornare a casa. È il momento migliore per prendere questa decisione, in modo da avere tempo di prepararmi per la prossima stagione» ha scritto il giocatore sulle pagine social. Le offerte non gli mancano: Racing '92 nel Top 14 francese, Newcastle in Premiership, Lega giapponese e chissà quante altre. A giorni Rees Zammit ha detto che farà sapere dove andrà. Di certo non in una franchigia gallese, vista la loro crisi.