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Quando il rugby racconta storie del genere valgono più di una meta segnata, di uno scudetto vinto, di una convocazione in nazionale o di un trasferimento in un club prestigioso. Perchè mettono in luce le potenzialità educative dello sport, non solo del rugby, e di una società quando svolge in pieno il suo ruolo sociale e non solo sportivo.

La storia è quella del terza linea figiano del Valorugby Rusiate Nasove, dell'estinzione del suo processo penale per quanto combinato un anno e mezzo fa (aggressione ai carabinieri), del percorso rieducativo (e non solo punitivo) andato a buon fine e del ritorno a giocare per la sua squadra. La raccontiamo pubblicando integralmente il comunicato inviato dalla società su questa "bella storia di redenzione", perchè merita non togliere una parola. E facendo i complimenti al Valorugby, all'avvocato Nizzioli e a Nasove per averla portata a termine.

La seconda vita a Reggio di Nasove

È una bella storia di redenzione, non solo sportiva, quella di Nasove Rusiate. La terza linea figiana (3 caps con la propria Nazionale e una convocazione con i Barbarians) vestirà infatti di nuovo la maglia del Valorugby Emilia a distanza di un anno e mezzo dall'episodio che lo proiettò, suo malgrado, all'attenzione dell'opinione pubblica nazionale.

Arrivato a Reggio nell'estate del 2023, il giocatore si rese protagonista di un grave episodio: nel corso di un controllo nel mese di dicembre di quell'anno, anche a causa delle sue difficoltà di comprensione della lingua, colpì alcuni carabinieri che dovettero ricorrere all'uso del taser per fermarlo. Ne seguì quindi l'arresto.

Le scuse e il volontariato

Da quel momento, si può dire iniziò una nuova fase nella vita di Rusiate. Il Valorugby, dopo aver preteso le immediate scuse dal giocatore ai militari, decise di mantenere in rosa l'atleta a due condizioni: il decurtamento dello stipendio e lo svolgimento di 100 ore di volontariato. Condizioni accettate dal giocatore che iniziò a prestare la sua attività di volontariato presso GAST APS, associazione che si occupa della promozione dello sport verso le persone fragili.

Nel frattempo, assistito dall'avvocato Alessandro Nizzoli, Rusiate ha affrontato il processo penale con spirito di collaborazione e condivisione verso tutte le disposizioni del magistrato, che prevedevano proprio la messa alla prova con altre 100 ore di volontariato presso GAST APS: oltre alle scuse ai militari e al volontariato, l'impegno a continuare la pratica dello sport a livello professionistico dando esempio di rigore e correttezza con il controllo dei servizi sociali.

Concluso il processo

Nella giornata di oggi, martedi 22 luglio, a un anno e mezzo di distanza dalla notte turbolenta, il processo si è concluso con la verifica che tutte le prescrizioni sono state rispettate (anzi, il giocatore continua a fare volontariato presso GAST APS con impegno ed entusiasmo) e che quindi il reato si è estinto.

Raggiunto nel frattempo in Italia da moglie e figlia, Nasove Rusiate dopo un'esperienza in prestito alle Zebre nello United Rugby Championship rientra quindi al Valorugby Emilia (club di cui ha indossato simbolicamente i calzettoni nell'Origin Round URC, il weekend che celebra i club che hanno avuto un ruolo cruciale nello sviluppo dei giocatori URC).

Le parole dell'avvocato e del club

«Nasove si è reso conto dei propri errori e si è impegnato a rimediarli, senza calcoli o riserve - spiega l'avvocato Alessandro Nizzoli – I carabinieri che hanno accettato le sue scuse, il club che lo ha tenuto in rosa continuando a credere in lui ed il giudice che gli ha consentito di estinguere il suo reato, gli hanno dato fiducia. GAST APS ha acquisito un volontario energico ed entusiasta»

«Il rugby si conferma uno sport che fa della lealtà e della disciplina requisiti indispensabili, ancor prima della tecnica e della forza – conclude una nota del club di via Assalini - In un mondo che ci sembra animato da egoismo e arroganza questa vicenda testimonia qualcosa di diverso: che responsabilità, sacrificio e fiducia possono fare la differenza. Siamo più che certi che Nasove Rusiate saprà ripagare questa fiducia non solo dentro il campo, ma soprattutto fuori».