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L’Italia si appresta alla 20esima partecipazione al 6 Nazioni, il torneo più antico e prestigioso del rugby. Nella conferenza stampa tenutasi questa mattina a Roma nella sala del CONI - una conferenza che è stata anche un tributo ai 20 anni nel torneo dopo l’ingresso azzurro - hanno preso parola il presidente Fir Alfredo Gavazzi, l'amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni, main sponsor azzurro, Alberto Minali, oltre al CT dell’Italrugby Conor O’Shea e al capitano Sergio Parisse.

Gavazzi spiega: “Il 6 Nazioni è una manifestazione impegnativa e molto importante per tutto il movimento del rugby italiano, sappiamo di affrontare alcune della Nazionali più forti al mondo ma mi auspico che si possa fare un passo in avanti verso la Coppa del Mondo di Rugby che si terrà questo autunno in Giappone.”

Il presidente FIR parla di numeri sugli spalti, argomento affrontato da noi di Rugbymeet lo scorso novembre (in questo articolo): “L’obiettivo è superare i 150.000 tifosi allo stadio per le 3 partite casalinghe”, i tre match dell’Olimpico di Roma ci vedranno affrontare Galles (9 febbraio), Irlanda (24 febbraio) e Francia (16 marzo).

Nell’edizione 2018 del Sei Nazioni le vere soddisfazioni sono arrivate dalle rappresentative femminile e Under 20. “L’Italia femminile è settima nel rugby mondiale ed è arrivata 4° all’ultimo Sei Nazioni. L’Under 20 è 8° nel ranking mondiale ed è arrivata 4° lo scorso anno. Speriamo che il contesto di quest’anno ci regali qualche soddisfazione soprattutto per la squadra seniores anche se sappiamo che sarà molto difficile” conclude Gavazzi.

Prende parola Conor O’Shea, Commissario Tecnico dell’Italia: “Il livello di questo Sei Nazioni è il più alto da quando ci partecipiamo. Irlanda, Galles e Inghilterra sono seconda, terza e quarta forza mondiale nel ranking. Noi però possiamo essere molto competitivi quando giochiamo come sappiamo. Vogliamo creare continuità nelle nostre prestazioni come è successo con le vittorie su Giappone e Georgia e come quando, per un tempo, abbiamo giocato contro l’Australia a novembre. In questo 6 Nazioni vogliamo dimostrare ai tifosi la nostra crescita.”

Sergio Parisse sarà al suo 17° Sei Nazioni, il 15° da capitano dell’Italia. “Ci aspettiamo risultati positivi, siamo un gruppo importante di giocatori che pensa al futuro ma soprattuto al presente.” Commenta Parisse. “Oggi il nostro primo obbiettivo è la Scozia e l’esordio di Murrayfield. Abbiamo sicuramente dei limiti tecnici e fisici confronto alle altre nazionali ma non abbiamo paura, siamo motivati e orgogliosi di andare a sfidare queste squadre.”

Il debutto dell’Italia al 6 Nazioni è fissato per sabato 2 febbraio quando a Murrayfield gli azzurri sfideranno la Scozia. Primo match casalingo il 9 febbraio allo Stadio Olimpico di Roma contro il Galles.

 

 

Il calendario del 6 Nazioni 2019

I 31 giocatori convocati dell'Italia

 

 

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