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Con Conor O’Shea alla guida della Nazionale maggiore dal giugno 2016 l’Italia non ha avuto e non sta avendo quel miglioramento di risultati tanto sperato rispetto alla vecchia gestione dell’ex CT Jacques Brunel. Dopo due anni e mezzo di lavoro con tre nuove figure tecniche di altissimo livello quali Conor O’Shea (CT Nazionale maggiore), Mike Catt (assistant coach dei trequarti) e Stephen Aboud (responsabile alto livello giovanile) i risultati non sono per niente incoraggianti a dispetto delle dichiarazioni dello stesso O’Shea che si è più volte espresso con frasi tipo “siamo sulla giusta strada” o “stiamo allargando la profondità dei giocatori di livello”. Anche gli stessi giocatori azzurri intervistati hanno a più riprese appoggiato il nuovo staff tecnico fiduciosi del nuovo metodo di lavoro. C’è però da riconoscere, d'altra parte, il miglioramento dello stato delle franchigie di Pro14, Benetton Treviso e Zebre stanno avendo nei netti miglioramenti a livello di risultati rispetto a due anni fa.

Purtroppo la Nazionale non sta beneficiando del lavoro delle franchigie facendo emergere una vera e propria crisi di risultati. Nell’anno 2017 l’unica vittoria degli azzurri in undici partite è stata contro le Fiji a Catania (19-10). Nel 2018 le vittorie sono state due in undici partite (22-25 sul Giappone e 28-17 sulla Georgia). Tre vittorie in due anni, tre sole vittorie in 22 partite. Davvero troppo poche per un movimento che ha bisogno di essere trainato dall’entusiasmo per crescere.

La crisi di risultati si sta tramutando in modo molto naturale in crisi di entrare nelle casse federali. Per Italia - All Blacks siamo passati dagli 80.018 spettatori del 2009 a San Siro ai 53.204 dello scorso novembre a Roma.

In questo articolo abbiamo affrontato più nel dettaglio il calo di spettatori che sta investendo la nazionale italiana.

Negli ultimi due anni, in base alla "Relazione sulla gestione del presidente federale" allegata al bilancio consuntivo Fir 2017, il calo di incassi per i test match è stato pari a 1,7 milioni di Euro. Nel 2017 per i test match con Figi, Argentina e Sudafrica c’è stato un meno 1,7 milioni di Euro in entrata entrata rispetto al 2016 quando l'Italia ha affrontato All Blacks, Sudafrica e Tonga.

Pesa sul bilancio FIR anche il monte stipendi riservato agli staff tecnici che va oltre il milione di Euro all’anno (secondo quanto scrive il Gazzettino). Un milione di Euro a stagione potrebbero sembrare tanti ma se andiamo guardare in casa dell'Inghilterra, il solo Eddie Jones percepisce circa 950.000 euro all'anno dalla RFU. Lo stesso Eddie Jones aveva chiesto 500.000 Euro alla Fir per diventare CT (leggi qui), cifre ancora lontane dalla nostra portata.

 

 

 

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