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L'importanza di una partita, 07/06/14, Carcere di Bollate - AS Rugby Milano

La partita è finita 2 mete a 5. Barbari Bollate contro AS Rugby Milano. Il campo: quello del carcere di Bollate, II Casa di Reclusione di Milano. L’atmosfera: festosa e carica di orgoglio.

Sabato 7 giugno 2014 vale come data da segnare dentro una stagione gonfia di buone notizie, dentro un’avventura carica di significato. Da un anno e mezzo Federico Pozzi, con il sostegno impareggiabile di Sergio Carnovali, con il contributo di molti volontari (tutti giocatori o ex, motivati, informati, dedicati) portano avanti il progetto “Rugby Bol”, sostenuto da Edison e Mediafriends con il consueto entusiasmo. Palla ovale all’interno del carcere di Bollate, secondo criteri che la lunga esperienza con i minorenni del Beccaria ha reso più efficace.

Così, mentre Michele Festa concludeva con soddisfazione il settimo anno di lavoro nell’Istituto Penale Minorile, è venuto il momento di ufficializzare l’avventura a Bollate. I detenuti hanno formato una squadra, l’hanno battezzata. “Barbari”, ad indicare un gruppo eterogeneo ma ormai unito, fatto di storie, di etnie, di percorsi diversi, alle prese con uno sport introdotto per la prima volta nel carcere. Il cammino è stato come previsto, complesso e faticoso, per tutti. Il risultato è ormai una evidenza. La partita si è subito trasformata in una prima festa. Con un livello di gioco sorprendente e ammirevole. Terzo tempo in campo, con rinfresco preparato a Bollate, con la voglia di andare avanti, di ripetere l’esperienza e il sogno (realizzabile a detta della direzione penitenziaria) di portare i Barbari fuori dalle mura del carcere il prossimo anno. Magari per un torneo vero e proprio da organizzare nella nuova casa dell’ASR Milano all’Idroscalo.

Orgoglio e felicità. Proprio così. Un altro capitolo importante e felice per un Club che continua a muoversi, ad evolversi, a lavorare molto e bene anche sul fronte sociale. Tra pochi giorni comincerà il Camp al Barrio’s, secondo una formula inedita (rugby e musica per bambini e bambine) che verrà probabilmente portata avanti nella stagione prossima, così come continueranno i progetti al Beccaria e a Bollate. Per i quali, lo ricordiamo, servono e serviranno volontari. Perché impegnarsi su questi fronti fa parte dei doveri, bellissimi e utili, di chi fa davvero parte dell’ASR. Intanto, grazie. Ai Barbari, a chi ha contribuito a quest’altro successo così carico di significato.

 

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