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Rassie Erasmus ha sperimentato, come è giusto fare nei Test Match internazionali – si chiamano test per questa ragione –, ha provato nuove strategie, sperimentato e fatto esordire qualche giovane interessante. Aggiungiamo che l'Italia, per il Sudafrica campione del mondo, non è certo stato un avversario impegnativo. Un primo test giocato bene dai nostri nel secondo tempo è terminato 42-24, il secondo senza appello, pur giocando per ¾ di gara in superiorità numerica è finito 45-0. Un bilancio di 87 punti subiti e 24 segnati

Maul in campo aperto

Ma torniamo alla novità della maul in campo aperto, per ben due volte il Sudafrica ha impostato una maul non da touche, ma da fase successiva nel gioco aperto, una strategia studiata da Rassie Erasmus e dal suo staff. Strategia che ha portato a due mete, la prima al 38' di Moodie liberato a largo dopo la maul, la seconda al 51' dal tallonatore Marx, stavolta proprio da maul in campo aperto, direttamente, dopo una prima fase “classica”. 

Castello in aria

Da notare come la maul non sia stata impostata da un normale passaggio a terra come si faceva negli anni ‘90, anche in Italia a volte. Il passaggio del mediano va in alto al saltatore che, alzato dai piloni, come da classica touche, imposta una maul in mezzo al campo dove l’Italia si è fatta comunque fatta trovare pronta, senza però contrastare efficacemente l'avanzamento degli avanti sudafricani. Di seguito il video.

La meta di Marx contro l'Italia: Maul in campo aperto

 

Una Touche di Sudafrica - Italia
Foto Springboks