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World Rugby è sempre in movimento e soprattutto per quanto riguarda le innovazioni di aspetto tecnologico, nei prossimi anni potrebbero arrivare delle interessanti novità. In un interessante articolo apparso sulla stampa britannica vengono riportati alcuni esempi che riportiamo.

Magliette sponsorizzate a LED: l’innovazione è la sponsorizzazione a LED sulle magliette delle squadre e nel giro di circa un anno potrebbe diventare realtà, che potrebbero portare gli esperti di marketing a strategie sempre più complesse.

Palla da Rugby GPS: si dovrebbe piazzare un chip GPS dentro la palla in modo da aiutare gli arbitri nelle chiamate più delicate. Per stabilire se la palla è stata schiacciata a terra, o è arrivata oltre la linea di meta o anche solo se è stata passata in avanti. Il metodo potrebbe essere ben più veloce del video-replay con un tecnico che potrebbe avvisare l’arbitro dopo aver monitorato il GPS live.

Non è dello stesso parere Mirko Marcolini titolare di K-Sport produttore italiano di tecnologie per lo sport "Considerando che il problema maggiore per la tecnologia GPS, come ormai comprovato da test e verifiche tecniche, è la visibilità dei satelliti da parte delle piccole antenne indossate nei device, non appare la miglior soluzione se lo scopo è quello di rilevare misure quasi millimetriche".

Referee Cam: la telecamera dell’Arbitro che è già in fase di test potrebbe aiutare nel capire la visuale e le decisioni dell’arbitro. La camera verrà messa a fianco del microfono che l’arbitro già utilizza nei match, questo utilizzo potrebbe essere sicuramente di supporto nello studio del processo decisionale degli arbitri.

Scarpe da Rugby intelligenti: si tratterebbe di scarpe da rugby cui si potrà variare la lunghezza dei tacchetti in modo da agire sul grip della scarpa stessa nel corso di una partita. Ad esempio se dovesse scoppiare un gran acquazzone e un trequarti dovesse giocare senza indossare le scarpe “rain”.

Altri device potrebbero essere i braccialetti biometrici, rilevatori di concussion, videocamera sui giocatori e paradenti con sensori di contatto che trovano invece il consenso di Marcolini "Sono una realtà ormai ben consolidata le tecnologie finalizzate al rilevamento dei parametri vitali, un set di sensori comuni in uso ospedaliero che richiedono una maggior consistenza e resistenza per l'uso in ambito agonistico specialmente in uno sport di contatto. Non bisogna mai dimenticare che, a maggior ragione oggi, in un mondo dove la tecnologia finalizzata al rilevamento dei dati è ormai di uso comune (si pensi a quanti parametri, fisici e vitali, vengono rilevati da un comune telefono cellulare) il vero vantaggio competitivo (che dovrebbe essere l'obiettivo di un club) si ottiene nel momento in cui questo insieme smisurato di dati consente di indirizzare concretamente le scelte di campo, altrimenti resterà tutto un semplice (o complicato) gioco finalizzato a se stesso" il commento finale di Marcolini.

 

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