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Foto Ian Foster
Foto Ian Foster

Un risultato di schianto, forse non da semifinale. Gli All Blacks sembrano aver dominato questa partita ancor di più del precedente quarto con l'Irlanda, e questo la dice lunga sulla necessità di cambiare la struttura del sorteggio.

Allo Stade de France un secco 6 a 44 ha decretato il passaggio della Nuova Zelanda in finale, passando da “squadra in crisi” a “squadra seconda nel ranking”.

Le parole di Michael Cheika in conferenza stampa dicono tutto su quanto la sua squadra sia rimasta sconcertata dal risultato:

“Adesso stiamo male, ma per venerdì saremo pronti” ha detto il coach australiano sfoggiando il suo spagnolo, riferendosi alla finale per il terzo posto “Le emozioni sono tante ma non piango, perchè il mio lavoro non è ancora finito”.

“Venerdì giocheremo la nostra settima partita al mondiale, solo quattro squadre arrivano a sette partite in un Mondiale”

“Ho sempre giocato a rugby, non mi piace perdere. Ci sono momenti difficili, ma oggi sono orgoglioso della mia squadra. Purtroppo abbiamo perso nei dettagli. La squadra si è impegnata, volevano vincere. Venerdì torneremo, ma non come oggi, saremo più forti."

Dall'altro lato non può che sorridere Ian Foster, bersagliato di critiche e invece ora lì pronto a giocarsi una finale Mondiale.

“È una semifinale, l'obiettivo era vincere e l'abbiamo vinta. Ho amato la compostezza e il cinismo dei giocatori, e sono orgoglioso di loro, così come dello staff.”

“Guarderò la semifinale tra Inghilterra e Sudafrica. Non mi importa chi vincerà. Quello che conta è che avremo un giorno in più di riposo, che ci consentirà di avere una pausa mentale.”

“Il Sudafrica è un'ottima squadra, ha fatto progressi. Ma anche gli inglesi sono cresciuti in sordina. Sarà sicuramente un ottimo confronto”.