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Emirates Lions di Johannesburg peggio delle Zebre Parma. Non solo in classifica dello United Rugby Championship (6 punti contro 9 dopo le prime 4 giornate). Ma anche per gli spettatori allo stadio. Il che è tutto dire, visto i 15 anni di ampi vuoti al "Lanfranchi". Per la prima partita casalinga e prima vittoria stagionale dei Lions, 29-18 lo scorso week-end contro gli Scarlets, all'Ellis Park di Johannesburg c'erano solo 1.771 spettatori, come riportano i canali ufficiali dell'URC. 

Zebre Parma più pubblico

Un record negativo. Le Zebre Parma, per anni fanalino di coda in fatto di pubblico, hanno perso 31-13 contro gli Stormers nella stessa giornata davanti a 2.176 spettatori, secondo i dati ufficiali URC. Non sono più il brutto anatroccolo della competizione. I comunicati stampa della Fir/Zebre, però, non riportano gli spettatori. Perché? Una volta che c'è qualcosa di positivo da dire... I dati di pubblico delle altre sei partite del 4° turno: 3.928 Connacht-Bulls, 4.861 Ospreys-Glasgow, 6.763 Edimburgo-Benetton, 7.438 Dragons-Cardiff, 11.280 Sharks-Ulster e 51.829 Leinster-Munster.

Stadio in una zona pericolosa

I 1.771 spettatori dei Lions si sono letteralmente persi nelle immense tribune con 62.000 posti dell'Ellis Park, scatenando un caso e un dibattito sui media sudafricani, rilanciato in particolare dal sito Sarugbymag. I tifosi sudafricani, hanno puntato sulla necessità di trasferirsi in uno stadio più piccolo, visto che l'Ellis Park si riempie solo con le partite degli Springboks e (parzialmente) con qualche derby sudafricano di URC. I pochi tifosi in trasferta degli Scarlets, in piena crisi di risultati e a rischio di essere una delle franchigie del Galles tagliate, hanno battuto sulla necessità per loro di una lega Anglo-Gallese al posto dell'Urc, che propone tante sfide non attrattive come questa. Nel dibattito sui social si sottolineano anche i problemi di parcheggi e sicurezza dell'Ellis Park. «Nessuno vuole andare lì, nel mezzo di un ghetto infestato dal crimine» è un commento. «Quella parte di Johannesburg è particolarmente degradata e irrecuperabile. I Lions devono spostarsi nel nuovo stadio a Woodmead, se ne discute dagli anni '90», riporta un altro.

L'URC rischia?

Il record negativo dei Lions va a sommarsi alla crisi economica e di risultati delle franchigie gallesi (ai Dragons si sono aggiunti gli Scarlets), alle Zebre che per 15 anni non sono mai di fatto decollate, ai primi scricchiolii anche nel sistema di Scozia e Irlanda, ai problemi delle distanze da quando sono entrate le squadre sudafricane e ad altre considerazioni. Tutto questo propone una serie riflessione sul modello dell'Urc e sulla sua sostenibilità e medio-lungo termine. Dopo le difficoltà della Premiership inglese (tre squadre fallite) nessun campionato è esente da rischi, nemmeno il Top 14 francese, dove quest'anno si parla già di Top 12  vista la debolezza di Perpignan e Montauban, sempre sconfitte nelle prime 7 giornate.