Benetton rugby: i leoni per telethon

Dal 7 dicembre tornerà l'annuale maratona televisiva a sostegno della campagna di Telethon per reperire nuovi fondi destinati alla ricerca sulle malattie genetiche e rare.
Negli studi Rai si alterneranno attori, comici, cantanti a persone straordinarie che ogni giorno vivono con forza e dignità il difficile percorso di una malattia per la quale, spesso, non solo non esiste una cura, ma neppure una diagnosi, le quali verranno a raccontarci la loro storia, il loro inferno, le loro speranze e, soprattutto le loro vittorie.
Ci saranno scienziati, studiosi, ricercatori Telethon che spiegheranno come la ricerca stia facendo enormi progressi non solo per la cura di malattie rare, ma anche per altre malattie quali, ad esempio, i tumori.
Ma come nasce Telethon?
Nel 1966, negli Stati Uniti, Jerry Lewis, indimenticabile attore comico, decise di impegnarsi nella raccolta di fondi da destinarsi alla ricerca, per aiutare un amico malato di distrofia muscolare e lo fece tramite una maratona televisiva, television marathon. Dalla fusione di queste 2 parole nacque il nome Telethon.
Nel 1990 Susanna Agnelli, in accordo con Uildm (unione italiana lotta alla distrofia muscolare) tenta la strada della maratona televisiva nelle reti Rai.
Nasce allora Telethon in Italia che nel tempo diventa una fondazione e allarga il suo ambito di attività a tutte le malattie genetiche rare, fonda istituti di ricerca interna, ma, nello stesso tempo, emana bandi a cui possono partecipare ricercatori di ospedali, università ecc. con progetti che saranno rigorosamente sottoposti al vaglio di commissioni composte da studiosi di fama internazionale.
E' importante sottolineare sempre che Telethon agisce con estrema trasparenza sia nella raccolta che nell'assegnazione dei fondi, con la pubblicazione dei bilanci e con il sostegno alle attività dei volontari.
Oggi, infatti, molti sono i volontari che ogni giorno, ogni ora, ogni momento si impegnano donando tempo libero dal lavoro, idee, fatica per organizzare e promuovere eventi, spettacoli, conferenze e tutto ciò che la loro fantasia riesce a creare per continuare la maratona quotidiana sul territorio.
Treviso, rappresentata dalla coordinatrice Laura Agostinetto, ha ricevuto un simbolico premio consistente in una targa, per essere stata, lo scorso anno, tra le prime 20 città che più si sono impegnate e distinte nella raccolta fondi per la ricerca.
E a Treviso i volontari di Telethon saranno presenti con un gazebo in piazza dei Signori nei giorni 7 8 dicembre, 13 e 14 dicembre nei pressi del Battistero del Duomo, il 4 e il 5 gennaio 2015 in piazza Aldo Moro ad offrire a coloro che vogliano sostenere la ricerca con tutto il cuore i buonissimi cuori di cioccolato che dallo scorso anno, assieme con la sciarpa, sono diventati il simbolo delle donazioni a Telethon.
Nei giorni 10 -11 e 16 -17 dicembre sarà allestito anche un banchetto all'ingresso dell'ospedale Ca' Foncello.
Ma quest'anno i volontari non saranno soli: in alcune ore della giornata saranno affiancati e si alterneranno con i giocatori del Benetton rugby che, con il loro grande cuore, danno, come sempre, in campo e nella vita, prova di disponibilità e generosità.
Foto Alfio Guarise