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Siamo alle solite: un tempo all’altezza prima di inchinarci alla Regina. Oltre che riproporre la classica incapacità di impensierire gli inventori del gioco, l’ultimo test-match prima del mondiale nipponico ha rimarcato una volta in più la distanza dell’Italia dal novero delle grandi del rugby. Come con la Francia anche la sfida di Newcastle ci ha messi di fronte al fatto compiuto, di una Nazionale ancora distante dal poter cogliere risultati positivi contro formazioni accreditate per il titolo. Non c’è da farsi grosse illusioni: un oceano di spessore ovale ci separa da Nuova Zelanda e Sud Africa, le big del nostro girone, a cui l’Inghilterra di Eddie Jones assomiglia molto, più di tutti in Europa, per caratura tecnica, potenziale fisico, profondità di rosa ed acume tattico. Pur con tutti distinguo del caso – il turn over, i ritmi più bassi del solito anche per paura di infortuni dell’ultim’ora – ci rimangono in tasca quaranta buoni minuti e poco più, in cui però gli errori, soprattutto in attacco ci hanno tarpato le ali ancora prima di poter dare alla controparte un seppur minimo dubbio sull’esito di un match che alla vigilia era già segnato. I pochi aspetti positivi della prestazione degli Azzurri hanno lasciato troppo presto i loro sostenitori di fronte all’evidenza di una netta inferiorità rispetto al XV della Rosa. E le pagelle, di conseguenza, sono decisamente grigie come nei più frusti luoghi comuni sul meteo britannico.

I voti.

Hayward: Orchestra con sapienza il triangolo allargato prevenendo le giocate con il piede ad esplorare la profondità che piace molto alla squadra di Eddie Jones. Meno efficace negli inserimenti in attacco e sulle incursioni degli inglesi che con il passare dei minuti trovano il modo di forzare la cassaforte azzurra. 5.5

Bellini: E’ suo il fuorigioco che porta i bianchi della regina sul 6-0. Non ha grandi occasioni per scatenare le sue classiche galoppate feline, dovendo piuttosto pensare a disinnescare le folate al largo dalla sua parte. Nel complesso una partita senza luci né ombre. 5.5

Bisegni: Gara difficile la sua, di contenimento nella prima parte, poi di vera sofferenza. Merchant fa saltare il tappo della cerniera centrale, mettendone in luce la fragilità da prima fase, poi tiene botta solo per la consueta generosità che gli va riconosciuta anche in questa occasione.  5

Benvenuti: Alti e bassi per lui a Newcastle, dove ha mancato di poco la marcatura in bandierina, perdendo purtroppo palla in avanti al termine della bella discesa innescata dal buco costruito da Negri e Canna. In difesa si danna parecchio, mettendoci anche qualche pezza nei recuperi, ma nel secondo tempo le frecce albioniche fanno breccia troppo spesso mandandolo definitivamente al tappeto. 5

Padovani: Si distingue per un recupero in difesa fondamentale, rubando palla a terra su May e disinnescando una delle offensive più pericolose dei padroni di casa nel primo tempo. Finisce per subire le ondate dei trequarti inglesi nella seconda parte di gara. 5/6

Canna. Ci mette del suo regalando i primi punti all’Inghilterra con un fallo evitabile, poi si rinfranca con quella bella galoppata, lanciato nel buco da Negri. Nella ripresa perde smalto chiudendo nell’anonimato. 5.5

Braley: Era sicuramente l’Azzurro con i riflettori puntati addosso, giocando nella sua Patria contro la nazionale di cui è stato capitano in Under 20 e con cui ha vinto due mondiali giovanili di fila. Ha risposto presente, giocano in maniera lineare, anche se la differenza di passo e inventiva rispetto ad un asso come Youngs – man of the match – è davvero notevole. 5/6

Tuivaiti. Gioca i quaranta minuti migliori per l’Italia e questo certamente influisce nella valutazione della sua gara. Trova pochi spazi per scatenare il suo potenziale offensivo, sempre disinnescato dalle guardie avversarie, ma si dà da fare per restituire almeno la pariglia. 5/6

Steyn. Ha il suo bel da fare contro i vari Vunipola, Wilson, Curry che lo mettono sotto pressione costante. Chiude il match decisamente stanco ma al termine di una prova comunque generosa e solida. 6 +

Negri: Partita da leone, sempre nel vivo dell’azione, mettendosi in forte evidenza negli impatti sia in attacco sia in difesa. Ispira la prima occasione azzurra con un sontuoso off-load per Canna, stoppa Farrell nel momento di rottura del match, ad inizio secondo tempo, ma il suo sforzo non viene ripagato. Poco dopo un acciacco lo costringe ad uscire e la squadra perde il suo elemento trainante. 7 +

Budd. Conduce la truppa con personalità e la giusta carica emotiva, da nativo inglese, che mettono la squadra sulla lunghezza d’onda giusta per tenere a bada il XV della Rosa nella prima metà della partita. Poi si avvia sulla china calante, pagando la fatica e perdendo in lucidità, facendosi anche soffiare una touche preziosa dalle mani a cinque metri dall’obiettivo dopo la prima meta avversaria. 5/6

Sisi. Problemi in rimessa laterale e il pallino del gioco prevalentemente nelle mani degli avversari ne limitano il potenziale offensivo, in difesa risponde per lo più presente anche se non riesce ad imporsi fisicamente come Negri. 5.5

Ferrari: Gestisce con mestiere e caparbietà i tentativi di scardinamento architettati dalla prima linea inglese. In giro per il campo svolge un lavoro diligente ed ordinato. 6

Fabiani: Prestazione ampiamente negativa perché in un ruolo delicato e specifico come il tallonatore non si possono avere percentuali così basse nei lanci, anche considerando il valore dei blocchi di salto avversari. Un paio di errori in attacco ci affossano nel momento migliore, in difesa si fa intralciare da Vunipola e beffare tra i piedi da Youngs. 4

Quaglio: Buona prova generale che poteva anche essere premiata dalla soddisfazione di una meta ad inizio secondo tempo, quando per poco non ha schiacciato in area dopo la stoppata di Negri sul calcio di liberazione di Farrell. Voto 6 +

 

 

Mbandà: Non ha chiaramente il punch di Tuivati a cui però è superiore per dinamismo, rapidità e aggressività nel break down. Qualità queste ultime che però non è riuscito a mettere in luce contro i potenti portatori di palla avversario. 5

Lovotti: Pur tenendo in mischia a cospetto del roccioso pack albionico ha dato l’impressione di essere meno nel vivo del gioco rispetto meno di Quaglio. 5.5

Riccioni: Discreta prova in spinta, cerca di farsi vedere nei punti d’incontro ma si ritrova a pagare la vena calante della squadra. 5.5

Ruzza: Schermato con mestiere in occasione dell’ultima meta inglese, ha faticato a stare al passo in terza linea, ruolo che in Nazionale non ricopriva da tempo. Non riesce a dare continuità all’importante ruolo svolto da Negri. 5

Zani: Il suo apporto positivo si limita alla mischia ordinata mentre in rimessa laterale non migliora le cose, commettendo anche lui diversi errori. 5

Zanni: Rileva Sisi negli ultimi dieci minuti, dopo la meta di Genge. Giudizio sospeso per il senatore azzurro. NG

Palazzani: Tutto compreso resta in campo meno di venti minuti, in due diversi momenti. Troppo poco e troppo spezzettato per un voto. NG

Allan: Entra negli scampoli del match, a giochi fatti. NG

 

 

 

Il programma e le coperture TV dei Test Match Pre Mondiale dell’Italia:

Sabato 10 agosto

Ore 15.00 Irlanda v Italia 29-10

Sabato 17 agosto

Ore 18:25 Italia v Russia 85-15

Venerdì 30 agosto

Ore 21.10 Francia v Italia 47-19

Venerdì 6 settembre

Ore 20:45 Inghilterra v Italia 37-0

 

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Foto Zebre Rugby

 

 

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