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Si sono posate le ceneri del match dello Stade de France e l'Italia ne è uscita con le ossa rotte in termini di punteggio, un pò meno in termini di gioco e di attitudine, anche se non riesce ancora ad esprimersi al meglio in una partita completa. Chiedere la partita perfetta sarebbe eccessivo, anche se ci piacerebbe!

Proviamo ad analizzare alcuni numeri che ci hanno proposto le statistiche ufficiali e scopriamo che queste non mentono, anzi leggendole bene riusciamo anche a scoprire quali sono gli ambiti in cui dobbiamo ancora migliorare.

De Marchi e Castro

Planet Rugby ha inserito i due piloni dell’Italia nel XV ideale della settimana, soprattutto grazie al loro rendimento in mischia chiusa (6 vinte dagli Azzurri, nessuna persa, contro le 2 perse dalla Francia). Nel gioco aperto però i due hanno avuto un rendimento molto diverso e, nel primo tempo, De Marchi, ha prodotto l’unica incursione dei nostri nei 22 avversari. Castro invece ha mancato ben quattro placcaggi, troppi per una giocatore come lui

  Metri percorsi con la palla in mano Placcaggio completati Placcaggi  mancati Punizioni concesse
Alberto De Marchi 46 8 1 1
Martin Castrogiovanni 3 0 4 1

Furno e Geldenhuys

Joshua Furno e Quintin Geldenhuys sono stati tra i giocatori più efficaci della squadra azzurra. Il primo ha corso, ha placcato e catturato parecchi palloni in touche (5). Il secondo si è sacrificato nel solito enorme lavoro di fatica intorno ai raggruppamenti, portando avanti la palla e dando un enorme contributo fisico al gioco degli avanti

  Percussioni individuali Metri percorsi con la palla in mano Placcaggio completati Placcaggi  mancati Punizioni concesse
Joshua Furno 9 17 11 0 1
Quintin Geldenhuys 5 18 9 1 0

Parisse vs Picamoles

Sergio Parisse è stato ancora una volta il l’uomo-perno del gioco dell’Italia: ha portato avanti 14 palloni, più di chiunque altro nel match, altrettanti sono passati dalle sua mani per innescare il gioco dei compagni . Ha corso complessivamente, palla in mano, per 47 metri e ha completato 8 placcaggi. Il suo rivale diretto francese ha guadagnato più metri, 66 (decisivi quelli in occasione della meta), ma ha toccato meno palloni e difeso meno. L’unico neo nella partita del capitano dell’Italia sono stati i due calci di punizione concessi agli avversari. A lui chiediamo di essere perfetto, o quasi.

  Percussioni individuali Metri percorsi con la palla in mano  Passaggi  Placcaggi completati Placcaggi  mancati Punizioni concesse
Sergio Parisse 14 47 14 8 0 2
Louis Picamoles 13 66 3 6 0 1

Allan vs Plisson

Nessuno dei due mediani di apertura ha lasciato un segno decisivo sul match. L’azzurro ha toccato complessivamente 29 palloni, dei quali ne ha passati ben 23, accollandosi la responsabilità di un’azione individuale solo in tre occasioni. Plisson ha passato la palla 14 volte, in 4 occasioni ha giocato da solo e 6 volte l’ha calciato.

Interessante la statistica di Orquera che nei diciassette minuti in cui è stato in campo ha provato  a dare ritmo e velocità all’attacco dell’Italia, approfittando anche di un fisiologico calo di rendimento generale dei giocatori in partita dall’inizio del match. Contro la Scozia, Orquera giocherà titolare?

  Azioni individuali Passaggi Calci di spostamento Metri percorsi con la palla in mano Placcaggi completati Placcaggi  mancati

Calci di punizione verso i pali

(trasformati)

Tommy Allan 3 3 3 13 4 0 2 (1)
Luciano Orquera 4 13 2 16 - - 1 (1)
Jules Plisson 4 16 6 14 13 1 -

 

DIAMO QUALCHE NUMERO:

13

Contro la Francia l’Italia ha concesso 13 calci di punizione, uno in meno rispetto a Cardiff. La Francia ne ha concessi 16, più due calci liberi. Purtroppo l’Italia ne ha calciati ai pali 4 realizzandone solo uno. Mentre la Francia ne ha piazzati cinque, mettendo a segno tre.

1

In due partite l’Italia ha perso una sola touche (a Cardiff). A Parigi gli Azzurri ne hanno conquistate 11/11.

8

Otto i “buchi” presi dalla Francia contro i  tre dell’Italia. Nella capacità di battere l’avversario diretto: Picamoles e Fofana, in occasione delle tre mete, la radiografia di buona parte di un match in cui gli Azzurri, nel secondo tempo, hanno avuto un netto vantaggio di possesso 69% e di territorio 78%: il fatto di aver segnato una sola meta, contro le tre della Francia a questi livelli è più un’aggravante che un merito. Non a caso l’Italia ha completato 160 passaggi (122 tentativi di percussione o corsa individuali), ma ha percorso solo 424 metri, contro i 468 dei francesi (102 passaggi, 103 corse). Le statistiche a volte imbrogliano, ma non sempre.

Rizzo

Michele Rizzo è l’undicesimo giocatore della storia del rugby italiano ad essere espulso in una partita internazionale, il terzo (dopo Cristofoletto e Troncon) nel Sei Nazioni. Rizzo e Slimani sono stati rispettivamente il tredicesimo e il quattordicesimo espulsi nella storia ultracentenaria del Cinque/Sei Nazioni, l’ultimo era stato lo scozzese Scott Murray nel 2006 (Galles-Scozia)

44%

E’ la media di realizzazione dell’Italia nei calci piazzati (punizioni e trasformazioni) dopo le prime due giornate del Torneo: 4 su 9. Solo la Scozia (Laidlaw) ha fatto peggio: 2 su 5, pari al 40%. Il Galles (Halfpenny) ha una percentuale di realizzazione dell’85% (6/7); l’Irlanda (Sexton e Paddy Jackson) dell’84%; l’Inghilterra (Farrell e Goode) del 63% (7/11), la Francia (Doussain e Machenaud) del 71% (10/14)

A livello internazionale non si vince con una media di realizzazione al piede così bassa. 

 

Foto fotosportit.com

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