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I Worcester Warriors sono stati sospesi da Premiership e Challenge Cup con effetto immediato per non aver rispettato l’ultimatum della Rugby Football Union in programma alle ore 17:00 di lunedì.

 

Al club, che aveva palesato preoccupanti difficoltà economiche a inizio stagione, era stato richiesto di produrre prove di copertura assicurativa, prove sui fondi economici a copertura dei pagamenti ai dipendenti e un piano “credibile” per il futuro del club.

 

L’amministratore delegato della RFU Bill Sweeney ha così commentato la vicenda:

“Comprendiamo questa sia una notizia incredibilmente difficile per i fan, per lo staff e per i giocatori di Worcester. Vogliamo ringraziare lo staff e i giocatori che hanno lavorato instancabilmente nelle ultime settimane per consentire il proseguimento del campionato”, si legge nella nota.

 

“Ci siamo incontrati con i giocatori e lo staff la scorsa settimana per spiegare perché questa azione sarebbe stata necessaria, purtroppo senza garanzie concrete la RFU ha dovuto intraprendere questa importante azione per tutelare gli interessi di tutti”.

 

"Ci auguriamo che presto un acquirente possa consentire ai Worcester Warriors e all'Università di Worcester di tornare al rugby professionistico. Sebbene sia responsabilità di ogni imprenditore gestire le proprie finanze, esamineremo quanto appreso da questa situazione per comprendere quale regolamentazione potrà essere messa in atto per fornire a tutte le parti una maggiore trasparenza finanziaria. Il rugby è uno sport professionistico relativamente giovane” ha concluso Sweeney.

 

Nei Worcester Warriors militano gli azzurri Renato Giammarioli e Hame Faiva, approdati nella Premiership inglese solo da qualche mese.