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Forse a Genova il clima sarà surreale, l’atmosfera precaria, ma intanto c’è l’occasione di battere i Pumas e fare un altro piccolo passo in avanti verso una fiducia ritrovata (o da ritrovare…).

Le chiavi del match saranno le solite: possesso e gestione; leggi mischia e Haimona.

La mischia deve confermare oggi i segnali di crescita mostrato contro Samoa e il ritorno di Castro è una verifica importante per lo stato di forma del pilone del Tolone, quanta autonomia avrà?

Dietro alla mischia anche Haimona deve  confermare quanto di buono ha fatto intravedere all’esordio.

La sua sfida con Hernandez è un altro dei confronti capaci di decidere il match.   Haimona è forte fisicamente, rigoroso nei principi del gioco (possesso, avanzamento, difesa), mentre Hernandez è geniale, funambolico e ricco di esperienza.

Se la mischia riuscirà a imporsi e Haimona saprà gestire il possesso garantito dagli avanti  l’Italia ha ottime possibilità di successo anche se Tuculet, Montero, Agulla e Amorosino nel complesso danno alla linea arretrata più numeri e più qualità rispetto ai nostri trequarti.

Rispetto alla squadra che ha battuto i Wallabies, l’Argentina ne ha cambiati sette, l’Italia è stessa che è venuta a capo di Samoa, più Castrogiovanni.

Il pronostico secondo noi sarà condizionato anche dagli umori delle due squadre, dalle motivazioni intrinseche: la settimana di avvicinamento al match non è stata delle più facili e la partita potrebbe anche scivolare via come un “non evento”, ma proprio per questo il risultato è li da conquistare, chi ci crede di più può portare a casa uno  scalpo importante.

Se Brunel e Parisse saranno riusciti a isolare il gruppo da tutte le incertezze degli ultimi giorni (si gioca, non si gioca?) l’Italia potrebbe  farcela, ma da questo punto di vista l’Argentina sembra più attrezzata: la squadra in tournè trova da sé le motivazioni, non ha bisogno di un contesto e dell’ambiente intorno.

Pronostico: match pari per valori tecnici, con una leggerissima prevalenza dei Pumas sul piano caratteriale. Speriamo di sbagliarci, diciamo che vincono gli ospiti di quattro punti. 

Di Gianluca Barca - Allrugby mensile

Le Formazioni:

Italia: 15 Andrea Masi, 14 Luke McLean, 13 Michele Campagnaro, 12 Luca Morisi, 11 Leonardo Sarto, 10 Kelly Haimona, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse, 7 Simone Favaro, 6 Alessandro Zanni, 5 Joshua Furno, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Matias Aguero.

A disposizione: 16 Andrea Manici, 17 Alberto De Marchi, 18 Dario Chistolini, 19 Marco Bortolami, 20 Francesco Minto, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Luciano Orquera, 23 Giulio Toniolatti.

Argentina: 15 Joaquín Tuculet, 14 Lucas González Amorosino, 13 Horacio Agulla, 12 Jerónimo De la Fuente, 11 Manuel Montero, 10 Juan Martín Hernández, 9 Tomás Cubelli, 8 Leonardo Senatore, 7 Javier Ortega Desio, 6 Facundo Isa, 5 Tomás Lavanini, 4 Guido Petti, 3 Nahuel Tetaz Chaparro, 2 Matías Cortese, 1 Marcos Ayerza.

A disposizione: 16 Santiago Iglesias Valdez, 17 Lucas Noguera Paz, 18 Ramiro Herrera, 19 Lucas Ponce, 20 Tomás Lezana, 21 Martín Landajo, 22 Nicolás Sánchez, 23 Matías Moroni.

 

Stadio Luigi Ferraris, Genova 

Arbitro: Craig Joubert (Sud Africa)

Assistenti: Glen Jackson (Nuova Zelanda), Ian Davies (Galles)

TMO: Simon McDowell (Irlanda)

 

 

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Foto Elena Barbini

 

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