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Tempo di bilanci a Piacenza in casa Lyons, i bianco neri hanno chiuso la stagione di Top10 al 7° posto frutto di 6 vittorie, un pareggio nell’ultima giornata a Calvisano e 11 sconfitte. Una stagione positiva per i Lyons che però hanno mostrato un calo preoccupante nella seconda parte della stagione. Nel girone di andata infatti le vittorie erano state 5 per un totale di 21 punti in classifica con la salvezza virtualmente già in tasca, poi un girone di ritorno sotto tono, qualche infortunio di troppo e il Beltrametti che, inizialmente fatale sia per Rovigo che per Calvisano, ha aperto le porte alla Lazio concedendo l’unica vittoria stagionale dei Biancocelesti che tra l’altro erano già matematicamente retrocessi.

Il calo fisico dovuto al troppo tempo in campo e all’atteggiamento non adatto tra le cause dell’andamento del girone di ritorno secondo coach Carlo Orlandi, l’ex tecnico elle Zebre sostituirà Gonzalo Garcia nel ruolo i head coach, per l’aggettino si prospetta un futuro come allenatore delle Accademie.

 

“Eravamo partiti molto bene, quasi sopra le aspettative — commenta Carlo Orlandi —, abbiamo poi avuto dei cali di concentrazione e alcuni problemi di approccio partite”.

“Penso sia stato anche un problema di adattamento alle nuove regole, le squadre quest’anno sono state tanto tempo in campo, ho visto i giocatori davvero stanchi negli ultimi minuti. Poi nelle ultime partite è uscito l’orgoglio e ne siamo usciti a testa alta centrando il 7° posto”.

 

Chi ti affiancherà alla guida tecnica dei Lyons Piacenza nella prossima stagione?

“Io ricoprirò il ruolo di Head Coach e allenatore dei trequarti, in via di definizione l’arrivo di un assistente allenatore per la mischia. A breve sarà annunciato il nome”.

 

Quali obiettivi per i Lyons 2022/23?

“L’obiettivo rimane sempre quello di migliorare. Vogliamo fare dei passi in avanti in attacco, dovremo essere più efficaci quando siamo nella metà campo avversaria, questo attraverso un gioco di movimento e mantenendo il possesso. Inoltre ci concentreremo sul migliorare il gioco al piede ma sarà fondamentale la crescita fisica rispetto a quest’anno per tenere il ritmo alto sugli 80 minuti di gioco”.

 

 

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Foto Alfio Guarise