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In questo nuovo format del Super Rugby stiamo assistendo alla nascita di una nuova generazione di talenti. Fra i più acclamati troviamo Caleb Clarke, Hoskins Sotutu (che stanno contribuendo ad una rinascita dei Blues) Cullen Grace (considerato da tanti il nuovo Kieran Read) solo per citarne alcuni, ma di questi giocatori avremmo modo di parlarne più avanti.

Con questo articolo vorrei portarvi all’attenzione un giocatore, che forse al momento non è sotto i riflettori come i sopracitati, ma sicuramente è dotato di un grande talento.

Il suo nome è Marino Mikaele Tu ‘u, giovanissimo e talentuoso numero 8 nato l’11 giugno 1997 a Miramar (Wellington in Nuova Zelanda) alto 1.92 m e pesante 115 kg. Marino si trasferì all’età di 11 anni ad Hastings (provincia di Hawke’s Bay, isola del Nord) ed iniziò a giocare a rugby in modo “competitivo” nel 2013 quando entrò a far parte del Hastings boy’s high school First XV. Da quel momento fu un’ascesa per la carriera del ragazzo. Nel 2014 venne selezionato con i New Zealand Barbarians e l’anno seguente giocò nella selezione delle scuole neozelandesi come numero 8. Nelle stagioni dalla 2016 alla 2018 giocò per Hawke’s Bay nel campionato provinciale MITRE 10 Cup (debutto l’11 settembre 2016, contro Canterbury), totalizzando 26 presenze e marcando 6 mete.

Venerdì 9 marzo 2018 arriva il tanto meritato debutto in Super Rugby con i suoi Highlanders che in quel giorno giocarono contro gli Stormers (vittoria 33 a 15, entrato al 66’ per il compagno Dillon Hunt). Poi dal quel momento qualche presenza sporadica fino al 2020, quando con l’inizio del Super Rugby diventa titolare inamovibile, 5 su 5 le partite giocate da Marino, a cui ne vanno aggiunte altre due con l’inizio del nuovo campionato post Covid, il Super Rugby Aotearoa. Questo giovane di talento indiscusso si è fatto ben valere tra i club migliori del mondo, con un totale di 544 minuti giocati nel 2020 (sino a oggi), 53 palloni portati, 213 metri guadagnati, 12 difensori battuti, 44 placcaggi fatti e solo 7 sbagliati (media di 1 a partita), 9 palloni rubati e 1 meta. Queste statistiche mostrano che gran prospetto sia questo ragazzo e nonostante la giovane età viene già considerato da molti, in Nuova Zelanda, come un futuro possibile membro degli All Blacks.

Non ci resta che continuare ad ammirare le sue prestazioni insieme ad altri grandi giovani talenti, in attesa poi di vederli in futuro con la maglia della nazionale.

 

Buon Rugby  a tutti. 

 

Di Giovanni Caselli