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Ieri a Venezia il battesimo del nuovo corso azzurro con la conferenza stampa di presentazione del nuovo staff con tanto di firme dei contratti. Kieran Crowley è il nuovo CT dell’Italia del Rugby, Franco Smith viene spostato a Responsabile dell’alto livello.

Crowley, ex estremo degli All Blacks ed ex CT del Canada, dopo cinque anni da capo allenatore della Benetton Rugby ha ieri firmato un accordo da responsabile tecnico degli azzurri dall’1 luglio 2021 e sino al 30 giugno 2024

Riuscirà il nuovo allenatore a interrompere il record negativo di 32 sconfitte consecutive nel Sei Nazioni? Compito arduo per chiunque, il tempo per lavorare c’è con la pandemia che ha annullato i test match la nazionale si può concentrare suoi allenamenti e sul nuovo sistema di gioco.

 

Per Crowley, sessant’anni il prossimo 31 agosto, la panchina azzurra arriva dopo un decennio con la propria provincia d’origine - Taranaki - ed a seguito delle esperienze internazionali maturate prima con i Baby Blacks neozelandesi portati al titolo iridato di categoria nel 2007, poi nelle due Rugby World Cup da Head Coach del Canada ed, infine, nel quinquennio passato alla Benetton Rugby, culminato con i quarti di finale di Guinness PRO14 raggiunti nel 2019 dai Leoni biancoverdi ed impreziosito dal titolo di allenatore dell’anno conferitogli dal Guinness Pro14.

 

“Abbiamo grande fiducia nel tecnico e profonda stima dell’uomo, due aspetti essenziali per riportare la Nazionale agli standard prestativi che la nostra base ed i nostri partner internazionali attendono. Mi ha colpito di Kieran la normalità della persona, come normale dovrà tornare ad essere per l’Italia la capacità di competere, negli anni a venire, sulla scena internazionale. E’ quanto il movimento si aspetta e quanto vogliamo ottenere” ha dichiarato il Presidente della FIR, Marzio Innocenti.

 

Kieran Crowley ha dichiarato: “Sono onorato che la Federazione Italiana Rugby mi abbia offerto l’opportunità di guidare l’Italia verso la prossima edizione della Rugby World Cup.

Abbiamo una generazione di giovani di talento che si sono affacciati da poco sulla scena dei test internazionali e del PRO14 che hanno tutte le qualità per costituire la spina dorsale dell’Italia in vista del prossimo ciclo iridato”.

 

Il neozelandese ha parlato del lavoro del suo predecessore Franco Smith.

“Franco ha fatto un buon lavoro con i giovani, nei prossimi due o tre anni vedremo i frutti di questo lavoro. Oltre ai giovani poteremo l’esperienza dei veterani”.

“Vogliamo sviluppare la squadra, siamo in una posizione tale — con l’annullamento dei test match estivi — da focalizzarci alle prossime 8 partite”.

 

L’Italia ha 5 mesi per preparare le prime uscite ufficiali con il nuovo staff tecnico. A novembre gli azzurri affronteranno All Blacks, Argentina e Uruguay, a febbraio 2022 le cinque partite del 6 Nazioni.

 

“Sette di queste otto partite sono contro squadre più forti di noi. Non sono qui per dirvi che cambieremo il trend rapidamente, i giocatori devono imparare a vincere, capire il motivo per cui giocano in nazionale. Il lavoro di Franco ci aiuterà in questo. Lo staff si focalizzerà sulle piccole cose che possiamo controllare, ricerchiamo piccole vittorie ogni volta, su queste basi possiamo costruire una squadra vincente”. Conclude Crowley.

 

 

Il nuovo staff tecnico dell’Italia del rugby:

Kieran Crowley - capo allenatore e attacco

Andrea Moretti - allenatore degli avanti

Marius Goosen - allenatore della difesa

Corrado Pilat - allenatore delle skills e gioco al piede

Giovanni Sanguin - capo preparatore atletico

Giovanbattista Venditti - Team Manager operativo

 

 

 

 

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