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Franco Mazzantini ha passato la palla a 84 anni. Ex azzurro con tre presenze in nazionale tra il 1965 e 1967, è stato per 70 anni una figura istituzionale del rugby livornese rappresentando l'anima dello sport della palla ovale labronica e non solo. Franco ha giocato sia pilone che terza linea nel Rugby Livorno, nel Rugby Buscaglione (poi Cus Roma) e nella squadra militare dell'Esercito a Napoli, allenatore  di Rugby Livorno e Casale sul Sile oltre che dirigente.

Ha avuto tra i suoi allievi, oltre al figlio Matteo (9 caps in Nazionale Maggiore), altri atleti che poi si sono ritagliati spazio con l’Italia: da Marzio Innocenti a Massimo Goti, da Andrea De Rossi a Stefano Saviozzi, oltre a centinaia di ragazzi passi per le nazionali giovanili.

 

“Un uomo con la U maiuscola (anzi maiuscolissima), capace di esprimere con modi tutti suoi, ma efficacissimi, i concetti di impegno nel lavoro, rettitudine, lealtà, sacrificio, entusiasmo, che sono a fondamento del nostro sport, e dei migliori di noi” scrive di lui il Rugby Livorno 1931.

 

“La domenica alcuni vanno a ballare, al cinema o fanno altro, noi no! Noi siamo come i gabbiani in cima agli scogli e quando c'è il mare mosso, ci piacciono le sfide” Franco Mazzantini.

 

 

In foto l'attuale Presidente della Federazione Italiana Rugby Marzio Innocenti premia Franco Mazzantini durante una cerimonia in suo onore.