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Il prossimo 12 ottobre per Sergio Parisse sarà (probabilmente) l'ultimo match con la Nazionale Azzurra. A meno che l'Italia non sorprenda qualificandosi ai quarti, a Toyota il capitano giocherà il suo ultimo match internazionale... contro gli All Blacks. Gli stessi contro cui aveva fatto il suo esordio nel 2002, a Hamilton, a soli 19 anni. Nel 2008 l'allora coach Nick Mallett gli affidò la carica di capitano, che Parisse tutt'ora detiene.

Il momento del suo ritiro si avvicina sempre di più, e ciò che preme adesso e capire chi tra le file degli Azzurri potrà ereditare la fascia da capitano. Perchè tra i giovani i leader sono pochi, con Sergio andranno via altri senatori come Leonardo Ghiraldini e Alessandro Zanni, quelli che più di tutti avrebbero potuto ereditare i gradi di capitano. Fino a pochi anni fa la scelta più opinabile sarebbe stata quella di Edoardo Gori, probabilmente il giocatore più carismatico tra gli Azzurri; ma nell'ultima stagione in Pro14 il mediano trevigiano ha trovato poco spazio a Benetton. Inoltre O'Shea lo ha escluso dalla squadra Azzurra nel corso di questa stagione, e Ugo non ci sarà nemmeno in vista della Rugby World Cup. 

E allora chi potrebbe prendere le redini di questa squadra? Chi sarà l'immagine degli Azzurri? Perchè in una fase così delicata, in cui il rugby italiano attraversa un periodo di transizione, un capitano comunicativo con la squadra avrà il suo bel da fare.

Ecco alcuni nomi da noi proposti:

Tommaso Allan: 26 anni, ha esordito in Nazionale nel 2013, 48 caps e 260 punti messi a segno. Attualmente sembra essere il candidato migliore, e sarebbe un ritorno alla mediana dai tempi di Alessandro Troncon. Tommy sembrerebbe essere il più esperto tra i giovani della Nazionale, oltre a condividere i gradi di capitano di Benetton con Dean Budd e Alberto Sgarbi.

Tommaso Castello: 28 anni, capitano delle Zebre, 18 caps con la Nazionale. Ottimo leader della franchigia bianco-nera, ma il suo esordio in Azzurro è troppo recente (2016) ed ha maturato poche presenze con la squadra Azzurra. In più non è una presenza fissa tra i centri, dove c'è la concorrenza di Luca Morisi e Michele Campagnaro.

Tito Tebaldi: 32 anni, Tito viene da una stagione eccellente che gli consentirà di partecipare alla Rugby World Cup. Lui che dal 2009 ha perso due occasioni Mondiali (mentre lo zio Daniele giocò a suo tempo due Rugby World Cup, nel 1987 e 1991, in quest'ultima fu in campo con l'assistant coach di Rovigo Franco Properzi)  adesso finalmente scenderà in campo in quella che sarà probabilmente la sua prima, e ultima, Coppa del Mondo. Potrebbe succedere a Parisse, perchè no, peccato che l'età non lo aiuti particolarmente, ed è probabile che il futuro coach Franco Smith voglia affidarsi ad un capitano ancor più giovane.

Federico Ruzza: 24 anni, la promessa del rugby italiano, che sicuramente ha buone chance per diventare capitano di questa squadra. Appena due anni di esperienza internazionale e 12 caps con la Nazionale sono ancora pochi al momento.

 

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Gli Azzurri per il primo raduno pre-mondiale

Foto Alfio Guarise

 

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