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"Da sempre gli uomini hanno giocato a battersi. Il rugby consente loro di farlo nel rispetto delle regole. È un gioco duro e questa è la sua virtù principale." (Wavell Wakefield)

Aviatore dell’esercito britannico, deputato, lord e barone, Wavell Wakefield è stato il primo inglese ad essere ammesso nella International Rugby Hall Of Fame. Forte, atletico e veloce, Wavell era un flanker, ma poteva schierarsi in una qualsiasi delle cinque posizioni dietro la prima linea. Il suo approccio analitico al gioco degli avanti ha influenzato il rugby a livello globale e ha gettato le basi di un decennio di successi per l’ovale di Sua Maestà. Precedentemente le squadre usavano concentrarsi sui calci piazzati e il gioco, soprattutto per quanto riguarda gli avanti, era abbastanza statico; Wakefield ha sviluppato un modo più dinamico per intendere il match, facendo sì che anche gli atleti del pack partecipassero all'azione. È stata sua, ad esempio, l’idea di utilizzare il flanker per mettere sotto pressione l’apertura avversaria e per sostenere gli attacchi dei trequarti.

Capitano degli Harlequins nel corso degli anni ’20, il barone di Kendal ha disputato 31 partite consecutive per la nazionale inglese tra il 1920 e il 1927, di cui 13 da capitano, conquistando tre volte il Grande Slam.


William Wavell Wakefield, affettuosamente chiamato Wakers, è nato il 10 marzo 1898 a Beckenham, nel Kent, figlio di Roger William Wakefield.  Wavell ha frequentato la Craig Preparatory School e poi la Sedbergh School in Cumbria, dove ha dimostrato di possedere doti di ottimo sportivo.

Con lo scoppio della prima guerra mondiale, Wakefield è stato costretto a lasciare la scuola e si è arruolato nella Royal Naval Air Service, il servizio aeronautico della marina militare britannica.

Dopo la guerra il ragazzo è diventato capitano della squadra di rugby della RAF e, una volta lasciata la vita militare e diventato medico farmacista, si è accasato presso i londinesi Harlequins, con i quali ha debuttato l’11 ottobre 1919 in una gara contro Richmond. L’avanti ha continuato a giocare con il club per i seguenti dieci anni, anche se ci sono stati momenti di assenza quando il suo lavoro lo ha portato in altre parti del paese. Wavell ha giocato di tanto in tanto per altri club durante questi periodi e in un’occasione ha disputato un match contro i suoi Quins schierato tra le fila della RAF.

Wakers ha esordito con la nazionale dell’Inghilterra il 17 gennaio 1920 contro il Galles del capitano Harry Uzzell, al St. Helen's di Swansea, perdendo 5 a 19. Era quella la prima edizione del Cinque Nazioni dopo l'interruzione dovuta alla Grande Guerra ed è stata vinta a pari merito da Inghilterra, Scozia e Galles, con i bianchi che hanno conquistato la Calcutta Cup. Wavell è sceso in campo in tutte le partite e a Lansdowne Road, nella sfida vinta dal XV della Rosa per 14 a 11, ha realizzato la sua prima meta internazionale.

Anche nella stagione 1921 Wavell ha disputato tutti i match del Cinque Nazioni e ha festeggiato con la squadra il Grande Slam.
L’Inghilterra ha iniziato il torneo battendo il Galles a Twickenham 18 a 3, vendicando in quel modo l’unica sconfitta dell’anno precedente. La seconda giornata ha visto i sudditi di Sua Maestà impegnati di nuovo nel loro tempio londinese, dove hanno vinto 15 a 0 con un’Irlanda che non viveva un periodo felice.
Il 19 marzo a capitolare è stata la Scozia, sconfitta 0 a 18 tra le mura amiche di Murrayfield. Con la Triple Crown e la Calcutta Cup già in bacheca, il XV inglese si è spinto oltre la Manica per affrontare la Francia a Colombes. La partita è terminata 10 a 6 in favore dei britannici, che hanno così potuto festeggiare il terzo Grande Slam della loro storia dopo quelli conquistati nel 1913 e nel 1914.

Lo stesso anno Wavell è stato iscritto a Cambridge dalla RAF per un corso della durata di due anni e nel 1922 è stato capitano della squadra universitaria che ha vinto il Varsity Match. Il ragazzo è stato anche campione universitario dei 400 metri.

Nel 1922 l’Inghilterra si è dovuta accontentare della Calcutta Cup, strappata alla Scozia con un perentorio 11 a 5 a Londra. Nella squadra del cardo giocava trequarti ala il campione olimpico di Parigi 1924 Eric Liddell, immortalato nel film Momenti di Gloria. Il resto del torneo ha visto i bianchi perdere con il Galles, battere l’Irlanda e pareggiare 11 a 11 con la Francia.

La stagione successiva, invece, Wakefield e compagni hanno conquistato di nuovo il Grande Slam. Il flanker di Beckenham ha realizzato la sua seconda meta con la maglia della nazionale nella sfida dell’ultima giornata, quando l’Inghilterra ha festeggiato la quarta vittoria del torneo in casa dei francesi.

Nel novembre dello stesso anno Wavell ha disputato il Centenary Match alla Rugby School schierato nella squadra mista di Inghilterra e Galles contro il team di Scozia e l'Irlanda.



Eletto capitano dell’Inghilterra nel 1924 al posto del ritirato Dave Davies, Wavell ha bissato con i suoi ragazzi il successo dell’anno precedente e conquistato il suo terzo Grande Slam personale. Questa volta si può dire che il successo è stato impreziosito dalla vittoria in casa del Galles, che mancava agli inglesi dal 1912; un 17 a 9 arrivato grazie alle due marcature di Carston 'Catchy' Catcheside, alle quali è seguita quella di Frederick Jacob.

I bianchi hanno quindi espugnato Dublino, vincendo 14 a 3, con il buon Catchy autore di un’altra doppietta. Il trequarti ala ha marcato anche con la Francia a Twickenham, dove i bianchi hanno vinto 19 a 7, e pure nell'ultima giornata con la Scozia, sempre nel tempio del rugby londinese, gara nella quale è andato oltre la linea anche Wavell Wakefield. Il XV della Rosa ha vinto 19 a 0 e ha portato nella propria bacheca il Grande Slam, la Triple Crown e la Calcutta Cup.

Il 3 gennaio 1925 l’Inghilterra ha affrontato a Twickenham la Nuova Zelanda, perdendo l’incontro 11 a 17. Erano gli All Blacks autori di 32 vittorie in altrettanti incontri e che alla fine di quel lunghissimo tour, il primo dal 1905, sarebbero stati ricordati con il nome di The Invincibles. I neri dell'altro mondo avevano in George Nepia e nei fratelli Cyril e Maurice Brownlie le loro stelle di prima grandezza, in Cliff Porter il loro capitano e in Jock Richardson il vice-capitano.

La squadra inglese ha iniziato il Cinque Nazioni del 1925 due settimane più tardi, sconfiggendo in casa il Galles 12 a 6. In questo torneo la squadra di Wakefield non è riuscita a ripetere le imprese degli anni precedenti, a causa di una grande Scozia che ha conquistato il primo Grande Slam della sua storia. Proprio a Murrayfield, nella partita persa 11 a 14, Wavell ha realizzato la quarta meta personale con la rosa dei Lancaster sul petto, per poi marcare la quinta una settimana più tardi sull’erba dello Stade Olympique Yves-du-Manoir di Colombes.

Il 28 dicembre, sempre del 1925, il ragazzo di Beckenham ha disputato una partita con i Barbarians, squadra che all’epoca annoverava soltanto atleti inglesi, scozzesi e gallesi.La squadra avversaria era il Leicester e i bianco-neri sono stati sconfitti 9 a 14, nonostante una meta di Wakers. Il flanker ha giocato altre due volte per i Baa-baas, nel 1928 e nel 1929, sempre contro le Tigri di Leicester, vincendole entrambe e oltrepassando ancora la linea proibita nell'ultimo di questi incontri.
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L'anno seguente la nazionale inglese ha battuto la Scozia a Twickenham e si è riappropriata della Calcutta Cup. Purtroppo, il pareggio 3 a 3 con il Galles all’Arms Park, dove Wakefield ha realizzato la sua sesta e ultima meta per la propria nazionale, e la sconfitta patita a Dublino, hanno fatto sì che quello del 1926 si trasformasse per i bianchi nel loro peggior torneo da qualche anno a quella parte. L’Inghilterra, infatti, non chiudeva con una sola vittoria all’attivo dal 1909, quando ancora le squadre erano quattro e si chiamava Home Championship.

Nel mese di aprile è stata disputata per la prima volta a Twickenham la Middlesex Sevens, competizione a sette giocatori con scopi di beneficenza. A vincere è stata la squadra degli Harlequins, che ha presentato in campo sei giocatori internazionali, tra i quali Wakefield. Gli Arlecchini hanno vinto il torneo nelle sue prime quattro edizioni.



Wavell Wakefield ha disputato due partite del Cinque Nazioni del 1927; con la Scozia a Edimburgo e con la Francia a Colombes, il 2 aprile, dove è andata in scena la sua ultima apparizione per l'Inghilterra.

Wakers è apparso per la propria nazionale 31 volte, delle quali è stato capitano in 13 occasioni. All'epoca del suo ritiro queste cifre consistevano entrambe in record, che sono stati superati soltanto nel 1980 da Bill Beaumont.

Wavell ha disputato la sua ultima partita con i Quins il 25 Gennaio 1930 contro l'Università di Cambridge. L’avanti ha preso parte a 136 partite con il suo club, di cui 82 in veste di capitano, e ha realizzato 51 mete, insieme ad un penalty e 14 trasformazioni. Nel 1927 il futuro barone è stato raggiunto in squadra dal fratello minore, Roger Cuthbert Wakefield, anch'egli un avanti, il quale proprio quell'anno avrebbe partecipato ad uno dei primi tour dei British & Irish Lions in Argentina.

Oltre ad essere stato lo skipper degli Harlequins, dell’Inghilterra, del XV della RAF e dell'Università di Cambridge, Wakefield ha capitanato anche la squadra della sua scuola, Middlesex e i Barbarians.

Al di fuori di rugby Wakers è stato uno sportivo a tutto tondo, che ha giocato a cricket e a squash. Egli anche era un nuotatore eccellente e un grande corridore; se avesse dedicato più tempo all’atletica, il ragazzo sarebbe probabilmente diventatati un corridore olimpico sopra quarto di miglio. Inoltre, è stato un ottimo sciatore, sia su neve che su acqua.

Nel 1931 Wakefield ha lavorato per l’ente radiofonico Rediffusion. Poi, quattro anni più tardi, ha intrapreso la carriera politica con il partito conservatore, prima deputato per il collegio londinese di Swindon e poi, nel 1945, per St. Marylebone.

Nel 1944 Wakers è stato nominato cavaliere e, dopo il suo ritiro dal parlamento nel 1963, è diventato il primo barone Wakefield di Kendal, nella Contea di Westmoreland.

Nonostante la politica, Wavell ha mantenuto forti legami con il rugby essendo stato eletto presidente della RFU nel biennio 1950 e 1951, nonché presidente degli Harlequins dal 1950 al 1980. L’ex flanker è stato anche presidente dello Sci Club di Gran Bretagna, del British Sub Aqua Club e della Water Ski Federation britannica.

Wakefield è morto il 12 agosto 1983 all'età di 85 anni e nel 1999 è stato il primo inglese ad essere introdotto nella International Rugby Hall of Fame.

 

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