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"La Scozia può battere qualsiasi squadra nel mondo.” (Gregor Townsend)

Gregor Townsend era fatto di argento vivo; freddo, ostinato e benedetto da un raro talento nel produrre magie con il pallone da rugby. Considerato il miglior mediano d’apertura mai nato a nord del Vallo d’Adriano, anche se la sua versatilità gli ha permesso di giocare spesso come centro, nel suo palmares Gregor vanta un tour di successo con i British & Irish Lions e la vittoria nel Cinque Nazioni del 1999, durante il quale ha realizzato una meta in ogni partita, impresa che solamente cinque giocatori sono riusciti a compiere nella storia del torneo. Attuale coach della nazionale scozzese, Townsend ha alle spalle pure una splendida carriera di allenatore dei Glasgow Warriors, con i quali ha conquistato il titolo di Pro 12 del 2015.

Gregor Peter John Townsend è nato il 26 aprile 1973 a Galashiels, nel sud della Scozia, e ha studiato presso la Galashiels Academy e poi alla University of Edinburgh.

Townsend ha iniziato a giocare sin dalla giovane età per il club della sua città, il Gala RFC, squadra di antiche tradizioni che ha visto nascere tra le proprie fila gente del calibro di Jim Aitken, Derek White, Nathan Hines e Chris Paterson.

Nel 1993 Greg ha trascorso una stagione in Australia, dove ha giocato con il Warringah nello Shute Shield, il massimo campionato del Nuovo Galles del Sud. Lo scozzese ha fatto parte della squadra che ha perso la finale contro il Gordon per 19 a 23.

Il 6 marzo 1993, all'età di 19 anni, Townsend ha fatto il suo debutto internazionale quando il coach Ian McGeechan lo ha fatto entrare dalla panchina al posto dell’apertura Craig Chalmers, nel match contro l'Inghilterra valido per il Cinque Nazioni. La Calcutta Cup quel giorno è stata vinta dagli inglesi, che hanno vinto con il punteggio di 26 a 12.

È stato solo un anno dopo che Gregor ha ottenuto il suo secondo cap, una partita contro il Galles nella quale è stato schierato centro dal nuovo allenatore Jim Telfer. Gli altri tre incontri del Cinque Nazioni 1994 il ragazzo li ha giocati da apertura titolare e ha realizzato i suoi primi tre punti internazionali grazie ad un penalty all’Inghilterra. La nazionale del Cardo, però, ha perso tutte le sue gare, tranne quella del Lansdowne Road che è terminata in parità.  

In primavera la squadra di Telfer si è recata in Argentina per un tour durante il quale ha subito due sconfitte di misura contro i Pumas di Marcelo Loffreda. La Scozia ha chiuso il viaggio conquistando solamente una vittoria contro il Cordoba. Per l’apertura di Galashields un bottino di tre punti nel secondo test match.

Sempre nel 1994, esattamente il 4 aprile, Townsend ha affrontato lo Swansea con la maglia dei Barbarians, realizzando una meta. Il ragazzo ha giocato in bianco-nero anche nel settembre del 1995; una partita contro Stirling County nella quale ha siglato sette punti.

Nel 1995 Greg ha disputato tutto il Cinque Nazioni schierato trequarti centro (all’apertura era tornato Craig Chalmers). Quell’anno gli Highlanders sono riusciti a vincere le prime tre partite, così come gli Inglesi, e si apprestavano a riconquistare il Grande Slam com’era accaduto nel 1990. Lungo il percorso la Scozia aveva anche firmato la sua prima vittoria a Parigi dal 1969, dopo dodici sconfitte consecutive, una gara in cui Townsend ha marcato la sua prima meta con il cardo sul petto e poi, nei minuti finali, ha passato la palla decisiva, con un reverse-pass soprannominato Toonie Flip, al suo capitano Gavin Hastings, il quale ha schiacciato oltre la linea proibita garantendo così la vittoria per 23 a 21. Purtroppo, a Twickenham, non c’è stata alcuna ripetizione del match del 1990. Nella gara-spareggio con i bianchi, la Scozia ha trascorso la maggior parte del gioco in difesa, giocando male e concedendo numerosi penalties. Un ottimo affare per l’Inghilterra, che alla fine ha preso il controllo della partita e ha vinto 24 a 12 grazie al piede di Rob Andrew, autore di tutti i punti. Il Grande Slam è finito nella bacheca inglese, ma, con l'eccezione di questa ultima partita, la Scozia ha finalmente intrapreso un buon torneo.

Greg non ha preso parte al mondiale sudafricano e ha ritrovato la maglia della nazionale il 18 novembre, quando ha affrontato Samoa a Murrayfield pareggiando 15 a 15.

Il 1995 ha visto anche Townsend lasciare il suo Gala per tornare di nuovo al club australiano per un’altra stagione. In quel periodo Gregor ha rifiutato l'offerta di Rod Macqueen di entrare a far parte dell’a neonata franchigia degli ACT Brumbies

L’anno seguente, con l’avvento del professionismo, Gregory è entrato a far parte della squadra inglese Northampton Saints, che all’epoca disputava la Division 2 di National Courage League. Nella stagione 1995-96 l’uomo di Galashield ha aiutato i Jimmies a raggiungere la promozione nella prima divisione inglese.

A livello internazionale il 1996 ha visto la Scozia perdere il 10 gennaio contro l’Italia di George Coste a Rieti. La scelta scozzese di non concedere l’ufficialità all’incontro, costringendo gli Azzurri a schierarsi come nazionale "A", alla fine ha fatto sì che la sconfitta scozzese risultasse ancora più indigesta, perché subita contro una seconda squadra. Il risultato di 29 a 17 è maturato grazie a quattro mete italiane contro una sola degli ospiti, mentre Townsend ha centrato l’acca con un piazzato.

Il successo italico ha avuto ancora più risalto quando gli uomini di Telfer sono riusciti a vincere ancora tre partite del Cinque Nazioni, subendo solamente una sconfitta con la solita Inghilterra. Anche gli odiati cugini del sud hanno vinto tre sfide su quattro (sono stati battuti a Parigi) ma la differenza punti, alla fine, ha concesso a loro il titolo del torneo. Dal canto suo, Gregor ha giocato sempre apertura e ha realizzato il suo primo drop nel match contro l’Irlanda e la seconda meta con il Galles.

Un’altra meta il mediano dei Saints l’ha marcata il 15 giugno a Dunedin, primo test match del tour in Nuova Zelanda. La Scozia ha perso entrambi gli incontri con gli All Blacks subendo punteggi piuttosto pesanti. Townsend ha oltrepassato la linea bianca anche nell’incontro non ufficiale con Waikato.

A fine anno Gregor ha giocato centro i due test nei quali gli uomini delle Highlands hanno subito una sconfitta per mano dei Wallabies e si sono vendicati dell’Italia vincendo 29 a 22 a Murrayfield.

Il 7 dicembre 1996 il mediano è sceso in campo con i Baa-baas contro l’Australia. I Wallabies hanno vinto per 39 a 12.

Durante il Cinque nazioni del 1997 la Scozia ha vinto solamente la sfida casalinga con l’Irlanda, quando Greg ha realizzato la sua quarta meta internazionale.

In primavera il ragazzo è partito alla volta del Sudafrica con i British & Irish Lions, sotto la guida dei suoi maestri Ian McGeechan e Jim Telfer. Il ragazzo ha giocato sei partite, inclusi i primi due test match con gli Springboks, entrambi nel ruolo di apertura e entrambi vinti dai britannici, realizzando una meta al Transvaal e un’altra al Natal, contro i quali ha anche centrato i pali con un drop. Nel terzo test, con la serie già conquistata, la maglia numero 10 l’ha indossata il gallese Neil Jenkins.

A novembre, sempre del 1997, la Scozia ha subito due pesanti scoppole casalinghe dagli stessi sudafricani e dai Wallabies.

Nel 1998 Townsend si è trasferito in Francia e si è sistemato al Brive allenato da Laurent Seigne. Intanto, il 24 gennaio la nazionale scozzese ha perso contro l’Italia a Treviso. La sfida è finita 25 a 21, un risultato nato da una rimonta, dopo che gli Azzurri erano sotto 12 a 21 a quindici minuti dalla fine.

Per il Cinque Nazioni Townsend è tornato a schierarsi al centro della backline. La squadra capitanata da Gary Armstrong ha vinto solamente una partita durante quel torneo, un 17 a 16 al cardiopalma a Dublino; per il ragazzo di Galashiels la soddisfazione di una meta nel match contro il Galles a Wembley.

In estate Gregor ha indossato la casacca con il numero 10 per il tour che ha portata la compagine di Jim Telfer prima alle Fiji, dove è stata asfaltata 26 a 51 dai padroni di casa, e poi in Australia. Lì, il XV delle Highlands ha subito altre due batoste per mano dei Wallabies e ha perso anche con Queensland e con gli Australian Barbarians.

Non è andata meglio a novembre, quando la Scozia è stata sconfitta tra le mura amiche di Murrayfield dagli Springboks per 10 a 35.

Guardando a questi risultati negativi nessuno avrebbe immaginato che nel Cinque Nazioni del 1999 la Scozia avrebbe conquistato il titolo: l’ultimo a cinque squadre prima dell’entrata dell’Italia e l’ultimo, sino ad ora, per il XV del Cardo. Townsend, che ha disputato la prima sfida da centro e le rimanenti come apertura, ha segnato una meta in ogni partita, diventando così il primo scozzese dopo Johnnie Wallace nel 1925 a realizzare questa impresa e il quinto giocatore nella storia del Cinque Nazioni.

Quel torneo è stato altamente emozionante, grazie all'esito inaspettato dell’ultima giornata, quando la Scozia ha marcato cinque mete che hanno demolito la Francia di Raphaël Ibañez a Parigi per 36 a 22. Il giorno seguente Scott Gibbs ha segnato la meta nel finale di gara, grazie alla quale il Galles ha battuto a Wembley per 32 a 31 l’Inghilterra, squadra che si trovava a pari punti con gli Highlanders, consegnando di fatto il titolo alla nazionale del Cardo.

Il 12 giugno successivo Townsend è stato insignito dell'Ordine dell'Impero Britannico per i suoi contributi al rugby scozzese.

A ottobre, siamo sempre del 1999, Gregory ha preso parte alla Coppa del Mondo organizzata dal Galles, giocando tutte le sfide nelle quali è stata impegnata la propria nazionale nel ruolo di apertura: quattro da titolare e una, con la Spagna, entrando dalla panchina al posto di Duncan Hodge.

La Scozia ha perso la sfida d’esordio con il Sudafrica per 29 a 46. Quindi, si è rifatta battendo le modeste formazioni di Uruguay e Spagna, conquistando così la seconda piazza del girone. A quel punto il XV di Telfer ha sconfitto Samoa nello spareggio tra le migliori seconde, ma, approdata ai quarti, è stato costretto a dire addio al mondiale a causa della sconfitta per 18 a 30 patita a Murrayfield per mano degli All Blacks.

Il bottino di Townsend nell’arco del torneo è stato di una meta marcata all’Uruguay e tre drop calciati tra i pali di Springboks, Samoa e Nuova Zelanda.

Un altro calcio di rimbalzo Greg lo ha realizzato a Roma il 5 febbraio del 2000, prima giornata del neonato Sei Nazioni. Quel giorno, grazie anche ad un piazzato e alla trasformazione di una meta, l’apertura ha totalizzato 8 punti, che però non sono bastati a far evitare la sconfitta alla Scozia, ora tornata tra le mani di Ian McGeechan. Gli Azzurri di Brad Johnston, infatti, hanno vinto 34 a 20.

Il XV del cardo ha perso anche le sfide con Irlanda, Francia e Galles, gara questa in cui Gregor, schierato al centro, ha marcato una meta. La faccia è stata salvata all’ultima giornata, quando non solo è stato evitato il Cucchiaio di Legno (finito all’Italia) ma la squadra in blu è riuscita a sconfiggere 19 a 13 l’Inghilterra e a sollevare la Calcutta Cup dopo dieci anni esatti.

In estate la squadra di Ian McGeechan ha subito due pesanti sconfitte dagli All Blacks durante il tour in Nuova Zelanda, mentre nei test autunnali ha sconfitto USA e Samoa, ma ha perso con l’Australia. Nel test match contro le Aquile statunitensi Greg ha totalizzato un bottino di 33 punti, frutto di due mete, quattro piazzati e due trasformazioni. Con Samoa, invece, il trequarti di punti ne ha realizzati 11 grazie al suo piede.

Sempre nel 2000, Townsend si è trasferito a giocare al Castres Olympique. Nella prima sua stagione di Top 14 les bleu et blanc hanno superato il loro girone e sono approdati ai quarti di finale, dove hanno sconfitto il Colomiers per 37 a 26. Tuttavia, il Castres non è riuscito a raggiungere la finale a causa della sconfitta per 21 a 32 patita dal Tolosa in semifinale.

La stagione 2001-02, Townsend ha guidato la squadra da capitano sino alla semifinale della Heineken Cup, ma i francesi sono stati sconfitti. A quel punto, Gregor è tornato in Scozia per giocare con i Border Reivers, franchigia degli Scottish Border che disputavano le loro partite casalinghe allo Netherdale di Galashiels.

Nel 2001 Greg ha disputato due partite del Sei Nazioni prima di fermarsi per un infortunio: una da apertura, quella con la Francia, e una da centro, con l’Italia a Murrayfield. Il ragazzo è rientrato tra i ranghi del XV del cardo a settembre, quando si è disputata la sfida del torneo con l’Irlanda rinviata a causa di un’epidemia di afta epizoica.

A novembre la squadra di Ian McGeechan ha prima perso il test match con l’Argentina per 16 a 25, con Townsend che ha valicato la linea proibita. Poi, è stata asfaltata dagli All Blacks con il punteggio di 37 a 6.

L’anno seguente Gregor è tornato a giocare tutti i match del Sei Nazioni, realizzando una meta all’Italia. La Scozia quell’anno ha vinto proprio la sfida del Flaminio e poi ha espugnato il Millenium Stadium.

L’apertura non ha preso parte al tour che la sua nazionale ha svolto in nord America durante l’estate, ma era in campo in tutti e tre i test match autunnali, quando gli Highlanders hanno battuto nell’ordine la Romania, gli Springboks e le Fiji. Nei primi due incontri il nativo di Galashiels è entrato dalla panchina per sostituire all’apertura Gordon Ross.

Il Sei Nazioni del 2003 ha visto la Scozia battere ancora Italia e Galles come l’anno precedente.

A giugno gli uomini in blu hanno intrapreso un tour in Sudafrica., dove sono stati sconfitti due volte dai padroni di casa con margini ristretti. Quello, però, era l’anno dei mondiali in Australia, durante il quale Townsend ha disputato tutte e cinque le partite cui è stata impegnata la sua squadra.

Il primo incontro è stata una facile vittoria con il Giappone a Townsville, nella quale Greg, subentrato dalla panchina al posto di Ross, ha realizzato due punti trasformando la meta di Simon Danielli. Partito titolare con gli USA, l’apertura ha realizzato la sua meta internazionale numero 17, aiutando la Scozia a vincere per 39 a 15. Il match successivo è stato un pesante 51 a 9 patito per mano della nazionale francese, che ha costretto McGeechan a rimescolare le carte. Townsend è stato spostato al centro e la maglia numero 10 è passata sulle spalle di Chris Paterson. L’ultimo incontro della prima fase è stato un vero e proprio spareggio con le Fiji. Gli uomini delle Highlands alla fine del primo tempo erano sotto 6 a 14 e a tre minuti dalla fine perdevano ancora 15 a 20. Poi, una meta del pilone Tom Smith e i due punti aggiuntivi di Paterson hanno regalato il successo alla Scozia e con essa il passaggio del turno.

Ai quarti di finale, però, il XV capitanato da Bryan Redpath si è trovato di fronte i Wallabies. La sfida è terminata 33 a 16 per i padroni di casa e la Banda di Ian McGeechan ha terminato lì il suo torneo. Questa è stata l’ultima partita giocata da Gregor Townsend per la nazionale scozzese.

Al momento del suo ritiro internazionale, il trequarti di Galashiels aveva ottenuto 82 caps, che facevano di lui l’allora il recordman di presenze per la Scozia, e segnato 164 punti.

Nel dicembre del 2003 Townsend ha firmato con la squadra sudafricana di Super 12 degli Sharks. L’apertura ha giocato una sola stagione per la franchigia del KwaZulu-Natal, classificandosi al settimo posto del campionato. Poi, è tornato in Francia per giocare a Montpellier.

Durante il suo periodo con Les Cistes, Townsend ha fatto un'apparizione per i French Barbarians contro l'Australia, il 5 novembre 2004, perdendo 15 a 47.

Il 18 marzo 2005, invece, lo scozzese ha disputato il suo quarto incontro per i Barbarians, affrontando i Leicester Tiger. Con il club ad inviti quel giorno erano in campo anche i nostri Antonio Pavanello e Gianluca Faliva. Per la cronaca, l’incontro è stato vinto dalle Tigri con il punteggio di 42 a 19.

Proprio nel 2005 Greg è rientrato in Scozia per la seconda volta come giocatore-allenatore dei Border Reivers, fino a quando la squadra non si è sciolta per problemi finanziari alla fine della stagione 2006-07. A quel punto Tonwsend ha appeso definitivamente le scarpette al chiodo.

Dopo il ritiro dal gioco il ragazzo ha avviato un programma di mentoring in Scozia, la Winning Scotland Foundation, dove un certo numero di ex internazionali ha dato il proprio contributo di coaching specializzato ai giocatori scozzesi in ascesa. Ciò ha incluso il lavoro con i migliori club scozzesi, Edimburgo e Glasgow Warriors, oltre che con i club amatoriali e semi-professionisti.

Nell'ottobre del 2008 Greg è stato nominato vice allenatore di Andy Robinson nella nazionale scozzese A in vista delle partite di quell'anno. Nel gennaio del 2009, invece, ha ricevuto l’incarico di allenatore della trequarti della nazionale del Cardo sotto la supervisione di Frank Hadden, per poi diventare responsabile dell’attacco l’anno successivo con Robinson.

Durante il suo mandato, l’ex apertura ha aiutato la Scozia a guadagnare la prima vittoria in Australia dal 1982 e la prima in Sudafrica dal 2002. Gregor era l’allenatore dell’attacco durante la Coppa del Mondo del 2011, dove gli Highlanders, però, non sono riusciti ad avanzare oltre la fase a gironi.

Nel marzo 2012 Townsend ha lasciato il ruolo in nazionale e ha sostituito Sean Lineen ai Glasgow Warriors come loro allenatore. Nella sua prima stagione l’-ex apertura ha condotto i Guerrieri ai play-off del Pro12, ma come accaduto nella precedente stagione sotto Lineen, gli scozzesi sono stati eliminati dal Leinster in semifinale perdendo per soli due punti.

Con Gregor in panchina il Glasgow ha continuato a migliorare e nella stagione 2013-14 ha fatto sua prima apparizione in finale dopo aver battuto il Munster nelle semifinali per 16 a 15. I nero-azzurri hanno affrontato il Leinster in finale al RDS Arena di Dublino, dove sono stati battuti con il punteggio di 12 a 34. In Europa, gli scozzesi hanno terminato l’Heineken Cup finendo sul fondo del loro girone per la seconda stagione consecutiva.

La stagione 2014-15 ha visto Glasgow perdere per poco il passaggio alla fase a eliminazione diretta di Heineken Cup a causa della sconfitta per 15 a 20 con il Bath nell’ultima partita del girone. Il team di Townsend ha quindi raggiunto la sua seconda finale consecutiva di Pro12. In quella partita gli scozzesi hanno sconfitto il Munster 31 a 13 grazie ad un’ottima prova di Finn Russell, centrando in quel modo il loro primo titolo.

Durante la stagione i nero-azzurri sono riusciti a vincere tutte le partite casalinghe, estendendo la propria imbattibilità allo Scotstoun a 21 partite. Questa corsa da imbattuti si è conclusa quando sono stati sconfitti dagli Scarlets nel round di apertura della stagione Pro12 2015-16. Glasgow non è riuscito a mantenere il titolo dopo essere stati eliminati in semifinale dal Connacht, che è stato successivamente incoronato campione.

La stagione 2016-17 è stata l'ultima di Gregory a Glasgow, con l'annuncio che si sarebbe preso carico della nazionale scozzese nel giugno del 2017 in sostituzione di Vern Cotter, in scadenza di contratto. Per lo stesso motivo Townsend ha rifiutato di far parte del gruppo di coach dei British Lions per il tour del 2017 in Nuova Zelanda.

In quell’annata Glasgow non è riuscito a raggiungere i play-off di campionato per la prima volta dalla stagione 2010-11. Tuttavia, il club scozzese ha conquistato la fase a eliminazione diretta della Coppa Europea, per poi perdere contro il Saracens nei quarti di finale con il punteggio di 13 a 38.

Greg ha lasciato i Guerrieri con un tasso di vittorie del 62% su tutte le competizioni, vincendo 91 partite dalle 147 da lui allenate. Townsend è stato nominato Guinness PRO12 Coach of the Year due volte durante il suo periodo nella parte occidentale della Scozia.

L'8 maggio 2017 Townsend ha nominato la sua prima squadra nazionale per i test match di giugno. La prima partita con la Scozia è stata una vittoria per 34 a 13 contro l'Italia a Singapore, che è stata sostenuta da un’altra a Sydney contro l'Australia per 24 a 19. Tuttavia, il test finale del tour con le Fiji, ha visto la nazionale scozzese perdere 22 a 27. Era dal 1998 che la Scozia non perdeva nel Pacifico.

Townsend ha quindi condotto gli uomini del nord ad una campagna autunnale di successo, dove ha sconfitto Samoa 44 a 38 e i Wallabies 53 a 24, che equivale al margine record per la Scozia sull'Australia. La nazionale del Cardo è andata anche vicina a far fuori gli All Blacks, ma alla fine è stata battuta 17 a 22. Se Beauden Barrett non avesse salvato una meta già fatta con un gran placcaggio nei minuti finali il punteggio avrebbe potuto essere diverso.

Nonostante queste belle promesse, però, Gregor ha iniziato il suo primo Sei Nazioni con una pesante sconfitta per 7 a 34 in casa del Galles. La Scozia è tornata a vincere nel secondo turno, sconfiggendo la Francia 32 a 26 a Murrayfield. Nel round 3, Townsend ha portato la Scozia alla prima vittoria contro l'Inghilterra dal 2010, grazie al 25 a 13 conseguito ancora tra le mura amiche. Si tratta della più grande vittoria scozzese contro gli antichi nemici del sud del Vallo di Adriano in una partita delle Sei Nazioni. Quella vittoria ha significato anche che gli uomini in blu hanno esteso il record delle loro vittorie casalinghe nel campionato a sei, un fatto che non era mai accaduto da quando erano stati vinti i Cinque Nazioni del 1989 e del 1991. Nonostante abbia creato numerose occasioni contro l'Irlanda, la Scozia è stata battuta 8 a 28. Nell’ultima giornata, grazie ad un drop all'ultimo minuto calciato da Greig Laidlaw, gli scozzesi si sono assicurati una vittoria per 29 a 27 sull'Italia, terminando così terzi in classifica; il loro più alto piazzamento dal 2013.

È di luglio del 2018 la notizia che Gregor Townsend ha prolungato il suo contratto con la nazionale di Scozia fino al 2021, assieme al duo di assistenti composto da Matt Taylor e Mike Blair.

 

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