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A questa domanda in molti risponderanno "per una presa migliore". Si, indubbiamnete la forma oblunga agevola il possesso palla e i passaggi, ma non è questa la ragione per cui i palloni da rugby sono ovali.

Il motivo risale alla prima metà dell'Ottocento quando William Gilbert, Richard Lindon e Bernardo Solano iniziarono a produrre palloni da calcio. All'epoca, come materia prima, si usava cuoio e vescica di maiale. Ora anatomicamente la vescica dei maiali non è sferica ma "leggermente allungata". Pertanto anche i palloni da calcio dell'ottocento avevano una forma surreale e non erano perfettamente sferici come quelli moderni. Le prime partite di rugby venivano giocate usando la medesima palla usata per il football. A causa però dell'estrema flessibilità del pallone, con l'usura, lo stesso iniziava a prendere sempre di più la forma di un uovo. Nel 1892 la Rugby Football Union approvò "l'ovalizzazione" del pallone. Utilizzando materiali molto flessibili il pallone iniziava ad appiattirsi sempre di più fino a quando, con l'introduzione delle fibre sintetiche, iniziò la produzione di palloni ovali simili a quelli esistenti in epoca moderna.

Si sa ben poco in merito al numero dei giocatori, perchè proprio 15. Nel 1871 la commissione della Rugby Football Union che si riunì per redigere il regolamento decise che il numero di giocatori doveva essere 20 per squadra; vuoi però la numerosità (40 giocatori) è plausibile che in campo si creasse troppa confusione e questo era un bel problema per i giocatori... e per gli arbitri. L'Università di Oxford propose alla federazione di ridurre il numero da 20 a 15. La proposta fu accettata nel 1875 quando, in occasione del Varsity Match tra Oxford e Cambridge, scesero in campo 15 giocatori per squadra.

Ancor più difficile risalire all'introduzione dei pali ma è molto probabile che, guardando alcune foto storiche, la loro presenza risalga agli albori di questo sport considerando che nel 1823, anno in cui William Webb Ellis compì il gesto leggendario, il pallone fu condotto in una "porta". In alcuni disegni e foto ottocentesche è possibile distinguere quelli che sembrano dei pali regolamentari, come in un immagine ritraente un match giocato in India o le foto della partita Francia-Germania alle Olimpiadi del 1900. In più va ricordato che dal 1871 al 1886 la meta non assegnava punti, serviva semplicemente a guadagnare una "trasformazione", un calcio "tra i pali" dal valore di un punto.