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Stavolta non ci sarà Brian O’Driscoll a tormentare la difesa dell’Italia. L’ex centro del Leinster ha giocato 15 volte contro gli Azzurri, segnando sei mete e perdendo soltanto la partita del 2013.

Altro dato statistico: nelle ultime due apparizioni all’Olimpico gli irlandesi sono sempre stati sotto all’intervallo: 6-9, due anni fa, quando il match finì 22-15 per l’Italia, e 3-6 nel 2011 quando fu un drop di O’Gara al fischio finale a dare ai verdi una sofferta vittoria, 13-11.

Altri dati ancora: l’Irlanda è la squadra che in autunno ha realizzato più mete, 11 (con una media ben superiore alle tre a partita), l’Italia è quella che ne ha fatte meno, due, entrambe a Samoa.

L’Irlanda è anche la formazione che perde meno palloni: 39 in tutto nei tre test di novembre, l’Italia quella che nello stesso mese ne ha persi di più, 51, poco meno della metà dei quali sui punti di incontro. Gli Azzurri però sono tra i più bravi a rallentare l’uscita della palla degli avversari dai raggruppamenti e quelli che in quella fase di gioco rubano più palloni. Sarà dunque la battaglia sui punti di incontro, come quasi sempre accade, a decidere la partita di sabato. 

Haimona, con ogni probabilità, proverà a giocare in faccia a Ian Keatley. Un anno fa, a Dublino, l’Italia non ebbe alcun possesso: gli irlandesi ebbero il 75% dei palloni e impostarono 160 ruck, contro le nostre 52! Un massacro che ci obbligò a portare oltre 270 placcaggi (contro i loro 90), il che rese praticamente inutile il fatto che oltre il 90% di quei tentativi andò a buon fine: i trenta errori, o poco meno, furono l’autostrada per le sette mete dei padroni di casa.

Ora il fatto importante in vista di sabato è che con il rientro di Parisse e Zanni (assenti un anno fa), il pieno recupero di Castro, dopo l’operazione estiva, e la ritrovata solidità della mischia, il possesso dovrebbe essere meno squilibrato di un anno fa. Mentre la capacità di rallentare il gioco, almeno in teoria, dovrebbe offrire meno ritmo alle ondate di attacco avversarie.

Se l’Italia riuscirà a fare per un’ora, o più, quello che a Padova ha fatto contro gli Springboks, tenendo il match aperto e le due squadre vicine nel punteggio, il clima dell’Olimpico potrebbe aiutare  gli Azzurri nella volata finale. L’Irlanda è la squadra che nel 2014 è cresciuta di più, fino ad arrivare al terzo posto del ranking internazionale, l’Italia nello stesso periodo è scesa di un posto dal tredicesimo al quattordicesimo.

Sei delle undici vittorie degli Azzurri nel Sei Nazioni sono arrivate alla prima o all’ultima giornata: i nostri danno di più all’inizio del Torneo, o alla fine, quando gli altri sono po’ scarichi.

Le mischie sulla carta dovrebbero essere in equilibrio. Ma all’Italia mancherà Geldenhuys. E questo ci preoccupa un po’per le touche.

Il pronostico dice che l’Irlanda, sulla base degli ultimi risultati dovrebbe vincere di almeno dieci, ma se l’Italia saprà restare in partita fino allo scoccare dell’ora di gioco, ovvero con un distacco massimo di due/tre punti, allora una vittoria degli Azzurri potrebbe essere a portata di mano, magari di tre o di quattro. Una giornata di tregenda, con pioggia e acqua potrebbe rendere il match ancora più incerto. 

 Di Gianluca Barca - Allrugby mensile

 

Ore 15.30 in diretta su DMAX, canale 52 del digitale terrestre, canale 136 di Sky

Le formazioni:

Italia: 15 Andrea Masi, 14 Leonardo Sarto, 13 Michele Campagnaro, 12 Luca Morisi, 11 Luke McLean, 10 Kelly Haimona, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse, 7 Francesco Minto 6 Alessandro Zanni, 5 Joshua Furno, 4 George Biagi, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Matias Aguero

Panchina: 16 Andrea Manici, 17 Alberto De Marchi, 18 Dario Chistolini, 19 Marco Fuser, 20 Marcoo Barbini, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Tommaso Allan, 23 Giambattista Venditti

Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Tommy Bowe, 13 Jared Payne, 12 Robbie Henshaw, 11 Simon Zebo, 10 Ian Keatley, 9 Conor Murray, 8 Jordi Murphy, 7 Sean O'Brian, 6 Peter O'Mahony, 5 Paul O'Connell, 4 Devin Toner, 3 Mike Ross, 2 Rory Best, 1 Jack McGrath

Panchina: 16 Sean Cronin, 17 Jamies Cronin, 18 Martin Moore, 19 Iain Handerson, 20 Tommy O'Donnell, 21 Isaac Boss, 22 Ian Madigan, 23 Felix Jones

Arbitro: Pascal Gauzere (FFR)

 

 

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Foto Elena Barbini

 

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