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Il Sudafrica si presenta dopo la prima vittoria del Rugby Championship in casa con l’Argentina al Loftus Versfeld di Pretoria con una formazione rimaneggiata ma con tanto da dimostrare a Rassie Erasmus. Ovviamente giocando a Pretoria ci sarà anche da valutare l’altura, fattore non presente per il mondiale in Giappone. Altra nota positiva per i sudafricani è la presenza da capitano per Schalk Brits nonostante in campo ci sia il vero capitano, Siya Kolisi. 

La partita inizia con un ritmo forsennato imposto dai sudafricani che non riescono ad andare a segnare il bottino grosso. Il risultato varia al 19’ grazie ad un piazzato centrale dalla linea dei 22 realizzato da Elton Jantjies. Dopo poco vengono raggiunti per merito del piede di Bonilla che punisce l’entrata laterale di Kwagga Smith, al 27’ 3-3. 

Il XV di Erasmus gioca benissimo alle mani e grazie ad un super passaggio di Jantjies, Gelant si ritrova a dover giocare il 2 contro 1 con Nkosi che dimostra di essere un grande finalizzatore segando con la sua sesta meta in 8 caps, il 10 dei Lions non riesce nella trasformazione, al 33’ è 8-3.

Al 40’ c’è il sorpasso argentino firmato Guido Petti che intercetta un passaggio di Reinach troppo indeciso sul chi servire e di conseguenza troppo leggibile. Trasforma Bonilla, 8-10.

Nel secondo tempo Nkosi fa un numero incredibile andando a segnare al 49’ e allunga i suoi numeri da extraterrestre con la maglia degli Springboks, centra i pali Jantjies 15-10. Con altri due calci, uno di Jantjies e uno di Urdapilleta il risultato va sul 18-13. L’Argentina non ci sta a stare sotto e va a segno con Pablo Matera, capitano Pumas, portando il risultato sul 18 pari e tra i fischi di Pretoria Urdapilleta non riesce nel sorpasso. Da quasi 50 metri Jantjies rimette sui binari giusti il Sud Africa 21-18, poi chiuderà la partita lo stesso 10 dei Lions, 24-18. 

 

Tabellino: 19’ c.p. Jantjies (3-0), 27’ c.p. Bonilla (3-3), 33’ m. Nkosi (8-3), 40’ m. Petti tr. Bonilla (8-10); 49’ m. Nkosi tr. Jantjies (15-10), 57’ c.p. Urdapilleta (15-13), 60’ c.p. Jantjies (18-13), 65’ m. Matera (18-18), 69’ c.p. Jantjies (21-18), 78' c.p. Jantjies (24-18)

Sud Africa: 15 Warrick Gelant, 14 Sbu Nkosi, 13 Jesse Kriel, 12 André Esterhuizen, 11 Dillyn Leyds, 10 Elton Jantjies, 9 Cobus Reinach, 8 Marcell Coetzee, 7 Rynhardt Elstadt, 6 Siya Kolisi, 5 Lood de Jager, 4 RG Snyman, 3 Vincent Koch, 2 Schalk Brits (c), 1 Thomas du Toit

A disposizione: 16 Scarra Ntubeni, 17 Lizo Gqoboka, 18 Wilco Louw, 19 Marvin Orie, 20 Marco van Staden, 21 Kwagga Smith, 22 Faf de Klerk, 23 Frans Steyn

Argentina: 15 Joaquin Tuculet, 14 Sebastián Cancelliere, 13 Jeronimo de la Fuente, 12 Lucas Mensa, 11 Ramiro Moyano, 10 Joaquín Díaz Bonilla, 9 Felipe Ezcurra, 8 Javier Ortega Desio, 7 Marcos Kremer, 6 Pablo Matera (c), 5 Tomas Lavanini, 4 Guido Petti, 3 Santiago Medrano, 2 Julian Montoya, 1 Mayco Vivas

A disposizione: 16 Agustin Creevy, 17 Nahuel Tetaz Chaparro, 18 Juan Figallo, 19 Matias Alemanno, 20 Tomas Lezana, 21 Gonzalo Bertanou, 22 Benjamin Urdapilleta, 23 Santiago Carreras

Loftus Versfeld Stadium, Pretoria

Arbitro: Luke Pearce (England)

Assistenti: Andrew Brace (Ireland), Pierre Brousset (France)

TMO: Simon McDowell (Ireland)

I gironi della Rugby World Cup

Foto Twitter Springboks