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In occasione dell'Assemblea Generale Elettiva della FIR, che ha eletto Marzio Innocenti nuovo Presidente Federale, c'è stato l'intervento del Presidente CONI Giovanni Malagò.

A suscitare le polemiche è stato il passaggio, poco piacevole, del Presidente del Comitato Olimpico: 
“...più che mai oggi, avendo due figlie femmine, avrei avuto un figlio maschio e sarei stato felice avesse giocato a rugby.”

Probabilmente parole dette in buona fede, senza cattiveria, ma che hanno scatenato i social, perché a dirle è il principale responsabile dello Sport in Italia. Pronta la reazione in serata di Maria Cristina Tonna, responsabile del rugby femminile italiano, che ha risposto con questo post:

"Le parole sono importanti, a maggior ragione quando sono di persone di riferimento, che possono influenzare una grande platea di persone.
Le parole sono così importanti perché, oltre a rispecchiare i nostri pensieri più profondi (e dunque più veri) diventano poi nostri comportamenti.
Sono anni che portiamo avanti come donne, come atlete, come dirigenti, come mamme di giovani ragazze e ragazzi, battaglie prima di tutto culturali, per una società più giusta e più inclusiva, per un ambiente sportivo che accolga senza giudicare e che possa essere veramente il valore aggiunto nella formazione delle nuove generazioni del nostro Paese.
Dopo aver giocato tanti anni, ho dedicato (e dedico tutt'ora) la restante parte della mia vita a dare la possibilità alle bambine, alle ragazze, alle donne, di poter scegliere di giocare a rugby, quella possibilità che io da piccola mi sono dovuta conquistare giorno dopo giorno, centimetro dopo centimetro. Oggi siamo in tante e tanti ad avere una visione che parla di equità, e a mia figlia adolescente, alle sue compagne di squadra, alle tante ragazze che giocano a rugby, nessuno dovrà mai (e mai più) dire che il rugby è un gioco da maschi! Non esistono sport da maschi e sport da femmine, diciamolo forte, tutti i giorni."

 

Foto Alfio Guarise