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La maggiore esperienza e una doppia semifinale sicuramente più impegnativa ha premiato il Valsugana che si laurea per il terzo anno consecutivo campione d’Italia. Colorno forse non era abituato a giocare partite importanti come la finalissima di Serie A femminile e deve cedere alle “Valsu girls” con un netto 0-32.

Nel primo tempo vanno in meta le venete prima con Valentina Ruzza (sorella di Federico) e Folli, pesano tantissimo i due gialli per le ragazze in rosso Merlo e Franco. 

A inizio secondo tempo arriva anche il terzo giallo estratto alla terza linea Francesca Sberna per placcaggio alto, ne approfitta il Valsugana che avanza con la maul, l’ovale esce e Beatrice Rigoni si infila nello spazio e si tuffa in meta grazie alla superiorità numerica. Il resto del secondo tempo il Colorno si dimostra più indisciplinato delle avversarie che andranno a marcare con la Zangirolami e ancora con la Ruzza all’80esimo, per un totale di 5 mete a zero. 

Un Valsugana Rugby meno nervoso e più ordinato, grazie alla gestione del gioco di Beatrice Rigoni, domina la 26° finale del campionato italiano femminile e vince meritatamente il titolo di campione d’Italia.

 

Tabellino: 10’ meta Ruzza tr. Rigoni (0-7), 20’ meta Folli (0-12), 40’ c.p. Rigoni (0-15), 46’ meta Rigoni (0-20), 70’ meta Zangirolami (0-25), 80’ meta Ruzza tr. Rigoni (0-32).

Cartellini: 9’ giallo Merlo (Colorno), 33’ giallo Franco (Colorno), 45’ giallo Sberna (Colorno), 57’ giallo Rigoni (Valsugana)

Rugby Colorno: Fontanella; Bonaldo, Cioffi, Howard, Fiorello; Madia (cap), Violi; Boledi, Sberna, Franco; Merlo, Tounesi; Di Masi, Campanini, Giacomoli
a disposizioneTurani, Appiani, Casolin, Cornia, Caci, Iemmi, Morra, Tocchetti
all. Prestera
Valsugana Padova: Guariglia; Vitadello, Folli, Costantini M., Andreaggi; Rigoni, Zatti; Giordano (cap), Veronese, Zangirolami; Stoppa, Ruzza; Gai, Cerato, Galiazzo
a disposizione: Jeni, Maran, Bortolotto, Belluco, Cuman, Nascinben, Frezza, Ostuni
all. Bezzati/Frasson


arb. Pacifico (Benevento)
g.d.l. Munarini (Parma), Giuliani (Milano)
quarto uomo: Panariello (Napoli)

Foto Daniel Cau