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Dopo tre giornate del Women’s Six Nations l’Italdonne guidata da Manuela Furlan e allenata da Andrea di Giandomenico è seconda in classica a 12 punti dietro all’Inghilterra. Le azzurre sono imbattute nel torneo dopo aver vinto contro la Scozia e pareggiato con il Galles, nell’ultima uscita contro l’Irlanda le ragazze hanno messo in campo una grande prova collettiva reagendo nel miglior modo alla opaca prestazione con le gallesi (3-3 a Lecce nella seconda giornata ndr) e battendo 29-27 l’Irlanda per la prima volta nel 6 Nazioni Femminile.

“L’Italdonne non delude” ha intitolato Rugbymeet dopo la sofferta ma meritata vittoria contro l’Irlanda. Va detto, queste ragazze sono contagiose, esprimono un reale spirito di squadra che oggi vediamo venir meno da parte delle altre rappresentative azzurre. Ad ogni meta marcata tutte e 15 le giocatori in campo, nonostante qualcuna di loro sia ben distante dal punto della meta, corrono ad abbracciarsi e a “caricarsi” in un certo senso. Un gesto, un rituale se così possiamo chiamarlo, che crea ancora più dubbi nei volti delle avversarie stupite da tanto entusiasmo e spirito di squadra. Il concetto è stato espresso dalle stesse azzurre Giada Franco, Sara Barattin e Manuela Furlan nel post partita (leggi qui).

 

Coach Andrea Di Giandomenico è il primo a elogiare le sue ragazze, Azzurre che nel frattempo hanno conquistato i titoli dei giornali sportivi nazionali.

“Sono orgogliose di rappresentare i loro club e il loro Paese. Sappiamo di rappresentare tutto il movimento femminile e italiano e sappiamo anche che senza la base, rappresentata dai piccoli club e dalle loro giovanili, potremmo fare ben poco.”

“Le ragazze non portano la maschera dell’atleta, sono vere, esprimono ogni giorno la loro gioia e lo dimostrano in campo.”

 

Andrea Di Giandomenico è l’allenatore più vincente della storia moderna del rugby italiano, dopo 10 stagioni e tante soddisfazioni con la Nazionale Femminile non hai mai pensato di passare a una nazionale maschile? Cosa ti aspetta il futuro?

“Fa piacere vincere, ma non è solo merito mio, ci sono degli interi staff tecnici che lavorano con me. Ci sono soprattuto queste ragazze a cui va la maggior parte del merito dei recenti successi.”

“Io lavoro per la Federazione e sono molto soddisfatto di ciò che è stato fatto finora - prosegue Di Giandomenico -. Mi piace lavorare con i giovani e con la formazione degli allenatori, in questo momento non ho ambizioni particolari o voglia di incarichi diversi. Ho la possibilità di aver una struttura che mi sostiene e che mi permette di formarmi continuamente. Sono molto soddisfatto di quanto è stato fatto finora e mi ritengo al servizio del movimento.” la risposta del tecnico della Nazionale Femminile.

 

Nell’ambiente c’è qualcuno a cui piacerebbe vederlo alla guida di una Nazionale giovanile, chissà che un giorno Di Giandomenico torni ad allenare i maschi, magari con gli stessi risultati dell’Italdonne.

 

 

Risultati e classifiche della 3° giornata di Sei Nazioni Femminile 2019 - clicca sul match per tabellino e statistiche

Foto Alfio Guarise