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Rinascono allo Stadio Monigo I Dogi, sotto la direzione del presidente del Comitato Regionale Marzio Innocenti l'assemblea plenaria dei club veneti ha accolto con un lungo applauso "la grande scatola delle idee” per il rilancio del rugby veneto sotto il simbolo di una delle più prestigiose rappresentative ad invito del rugby italiano. Si legge nell'articolo di Gianluca Galzerano sul sito del Comitato Regionale Veneto.

ROBERTO FACCHINI, attuale presidente del Mogliano Rugby è stato nominato dai membri del direttivo primo presidente de I Dogi.

In questa prima fase rappresenteranno I Dogi le squadre U14, U16 maschile e femminile, U18 maschile e femminile gestite dal Comitato Regionale Veneto. Dovessero intervenire le giuste condizioni sarà messa in campo anche la rappresentativa seniores, anche se ciò non è al momento prioritario.

Il direttivo dell’UNIONE I DOGI è composto da otto membri:

  • Benetton Treviso
  • Club Veneti di Eccellenza (Petrarca Padova, Rugby Rovigo Delta, Mogliano Rugby)
  • Associazione Club Veneti di Serie A
  • Associazione Club Veneti di Serie B
  • Associazione Club Veneti Rugby Femminile, Serie C, Juniores e Propaganda
  • Proprietà marchio “I Dogi”

Tra febbraio e marzo sono già state costituite le Associazioni Club Veneti di Serie A, Club Veneti di Serie B, Club Veneti Rugby Femminile, Serie C, Juniores e Propaganda e sono stati rispettivamente nominati come rappresentanti il presidente del CUS Verona Davide ADAMI (Serie A), il presidente del CUS Padova Roberto ZANOVELLO (Serie B) e il presidente del Rugby Riviera MMX Flavio LUPATO (Serie C, Femminile, Juniores e Propaganda), cita il comunicato del CRV.

Marzio INNOCENTI, presidente del Comitato Regionale Veneto, sarà nel direttivo ma solo con funzioni consultive e di coordinamento e senza diritto di voto.

Riportiamo gli inteventi dei partecipanti, in primis quello di ROBERTO FACCHINI, Presidente de I Dogi e del Mogliano Rugby:

"Sostegno è la nostra parola d’ordine, la stessa che sentiamo nei campi da gioco da tutta la vita. Se il rugby veneto saprà davvero applicare questo fondamentale sono sicuro potremo fare grandi cose, perché il rugby ha bisogno di tornare ad inseguire i sogni, e questo dei Dogi è un sogno. L’obiettivo è quello di creare un fronte comune, vangando la terra a mani nude per tornare a rendere fertile il terreno da cui far crescere un rugby veneto sempre più forte"

AMERINO ZATTA (Benetton Treviso)  parla di una "serata importante, oggi comincia una nuova, grande avventura. abbiamo formalizzato la nascita dell’associazione, ma in realtà si chiude un iter molto articolato portato avanti egregiamente da Marzio Innocenti, che ringrazio personalmente....un progetto ambizioso e con un potenziale importante".

MARZIO INNOCENTI (C.R. Veneto-FIR) sottolinea "per il rugby veneto questa è una serata storica. Dopo l’atto formale della nascita della UNIONE RUGBY DOGI, si parlerà dell’immediato futuro tutti insieme, direttivo e club, perché questo è un progetto partecipato, e soprattutto un progetto che non chiude il Veneto in se stesso, ma che si apre a tutto il movimento rugbystico italiano.

Ecco perché questa sera vi sono degli ospiti importanti, veneti e non veneti: ex Dogi come Bettarello, Barbini, Casellato, De Anna, Ganzerla, Ferrari, Nello e Rino Francescato, Lazzarini, Pivetta, Boccaletto e molti altri, ma poi anche rappresentanti della Lombardia, della Toscana, della Sardegna, del Lazio, dell’Emilia-Romagna. Insomma, I Dogi tornano ad essere un patrimonio comune, forti radici venete aperte però a tutto il rugby italiano.

L’obiettivo primario dei Dogi è la crescita del movimento, in una condivisione dei problemi e nella ricerca delle soluzioni. I Dogi non sono, al momento, un’entità che incida sulle economie dei Club: si tratta, in questa fase, di un contenitore da riempire di idee, e non dei soldi delle società. Mai accadrà che I Dogi possano pesare sulle spalle dei club.

I Dogi non sono un’entità politica, ma se per politica si intende elaborazione di idee per risolvere i problemi e raggiungere gli obiettivi, allora si può dire che i Dogi fanno anche politica".

FRANCESCO ZAMBELLI (Rugby Rovigo Delta) gli fa eco e puntualizza verso la FIR "l’adesione corale al progetto Dogi è stato fin dall’inizio sorprendente. E’ vero che non siamo qui per fare politica, ma l’assenza dei rappresentanti della Federazione, dal mio punto di vista, può essere letto come un atto politico e questo mi spiace moltissimo".

Continua ENRICO TOFFANO (Petrarca Padova) affermando che "il contenitore delle idee va adesso riempito, è questo che ci viene chiesto e che I Dogi chiedono a tutto il rugby veneto. Siamo pronti a cominciare un viaggio che solo se fatto tutti assieme potrà raggiungere le mete importanti che ci siamo prefissi".

Gli altri Consiglieri LUPATO, ZANOVELLO e gli ex-Dogi GANZERLA, DE ANNA e NELLO FRANCESCATO hanno tutti sottolineato il valore del simbolo scelto e delle potenzialità che il progetto avrà per il rugby veneto e per tutto il movimento italiano.

In chiusura la firma di tutti sul manifesto gigante con il marchio dei Dogi e la data del 20 aprile 2015: “tra 50 anni sarà ancora lì a testimoniare l’importanza di questa serata”, ha commentato un Marzio INNOCENTI visibilmente commosso.

Non citato e non presente tra i membri de I Dogi il Rugby San Donà.

 

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