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SUD AFRICA – AURSTRALIA 28-8 (23-3)

Città del Capo ospita il 5° round di questo Championship, che vede affrontarsi un  Sud Africa che lotta per il primo posto nel torneo e l’Australia che non ha convinto con la vittoria di misura sull’Argentina sabato scorso.

Partono meglio i Wallabies che riescono a ribattere il tipico gioco sudafricano fatto di penetrazioni violente ed impatti feroci.

La grande pressione esercitata sui ball carrier Springboks si traduce in errori, che portano l’Australia a segnare i primi 3 pt al 6’ con Christian Lealiifano, per un fuorigioco attorno al raggruppamento fischiato sui 22. Da sottolineare come il pubblico sudafricano fischi sonoramente la scelta dell’arbitro e il successivo calcio.

La sveglia suona forte in testa ai Sud Africani che in 2 minuti accelerano e costringono al fallo l’Australia, con un placcatore troppo lento a lasciare la zona del breakdown. E’ 3-3 al 8’ con il piede di Mornè Steyn.

L’Australia non ci sta e grazie alla buna aggressività e alla propensione al sacrificio spinge il Sud Africa a usare il piede dopo i numerosi tentativi di superare la linea del vantaggio non riusciti. Per fortuna il piede educato è quello di Morné Steyn e gli Springboks guadagnano sempre terreno.

All’11’ calcio nei 22 per il Sud Africa, che inizia ad imporre il suo gioco ed il suo ritmo ad un Australia che inizia a perdere la fiducia, ma decidono di andare in touche. Tutto apparentemente calcolato con due raggruppamenti veloci che liberano lo spazio per un Adriaan Strauss, che lanciato in velocità rompe il placcaggio del suo diretto avversario per schiacciare la palla oltre la linea di meta. Così al 13’ arrivano i 7 punti (conversione di Morné Steyn) che mettono l’incontro sul 10-3.

Un minuti più tardi, al 14’, il tabellino segna già il 17-3 per il Sud Africa. Nel contrattacco dal calcio d’inizio eseguito dopo la meta dall’Australia, il capitano Jean de Villiers con un salto di 2 uomini attacca lo spazio con l’ala Willie Le Roux nel lato del campo mal difeso dai Wallabies, 2 contro 1 ai danni di Israel Folau, che non ha brillato molto in questo match, e palla a Zane Kirchner che schiaccia in mezzo ai pali per la facile conversione del solito Morné Steyn.

Al 18’ arrotonda il risultato Morné Steyn, con un calcio da metà campo: 20-3.

Australia che sembra già aver già tirato i remi in barca con gli impatti del sud africano che logorano la linea Wallaby minuto dopo minuto. Poche le idee australiane che rischiano al 26’, quando la mischia sudafricana legge una giocata da touche e decide di non saltare penetrando sul mediano avversario con ben 3 giocatori, per fortuna l’handling degli Springboks non è stato dei migliori, facendo sfumare l’azione.

Al 27’ un’ulteriore tegola sui Wallabies che perdono Michael Hooper per 10’ a causa di un palccaggio scomposto giudicato pericoloso. Simpatico il teatrino tra TMO, invitato dall’arbitro a valutare l’accaduto, ed il Ref stesso, che anticipa la risposta del collega dicendo: “Ho visto tutto dal replay sui maxischermi, la decisione la posso prendere da solo!”.

Un “mani in rack” evidente ed evitabile dell’Australia, ormai senza bussola, porta altri 3 pt nelle casse dei sudafricani con il piede di Morné Steyn. E’ 23-3 al 30’.

Gli animi si scaldano dopo una scarpata fortuita arrivata in viso a Bryan Habana e nell’azione successiva, nata da una finta del pilone Tendai Mtawarira, degna del più vissuto trequarti, e terminata con un “tenuto a terra”, si scatena nuovamente un po’ di bagarre, sedata sul nascere dall’arbitro Jerome Garces.

Al 39’ giallo per il n°5 sudafricano Flip Van der Merwe per una gomitata in faccia nel chiudere un placcaggio. Ancora l’arbitro si dimostra all’altezza del suo ruolo zittendo le lamentele australiane durante l’azione, dicendo che avrebbe guardato poi le immagini, e cos’ è stato appena terminata la sequenza di gioco, con il TMO interrogato sull’accaduto.

Si chiude così il primo e “unico” tempo, con un’Australia con pochi palloni giocabili e ancora meno idee su come farlo al meglio. Il Sud Africa in questo modo ha gioco facile, limitandosi a fare il proprio gioco “tutto fisico”.

Il secondo tempo si apre come si è chiuso il primo e così continuerà fino alla fine. Molti cambi in entrambe le squadre non variano i valori in campo visti fino ad ora e lasciano una manovra sterile in mano all’Australia che facilita il compito del Sud Africa che si limita a controllare il match. Da sottolineare come i Wallabies non siano riusciti a segnare nemmeno un punto per tutto il tempo della superiorità numerica e non appena ristabilita la parità gli Springboks abbiano riiniziato a scagliarsi sulla linea australiana con la veemenza di sempre.

Al 71’ da una touche a 8 mt dalla linea, il Sud Africa schiaccia in meta con un’azione da manuale del rugby: 2 punti d’incontro verso il lato aperto e poi il cambio all’interno per l’ala Willie Le Roux. 28-3, Morné Steyn non trasforma.

Al 74’ un altro giallo per gli australiani, ai danni di Sitaleki Timani, che placca solo con la spalla un uomo a terra.

Sembra non esserci più nulla di dire, ma l’Australia segna la prima e unica meta dell’incontro al 77’ con il n°23 Chris Feauai-Sautia, entrato poco prima per Joseph Tomane, grazie ad un touche veloce in attacco ed un bellissimo calcio a tagliare il campo che trova l’ala australiana pronta a schiacciare la palla in meta e la difesa Springboks un po’ disattenta e lenta nel ripiazzarsi.

Finisce così, 28-8 per il Sud Africa, un match durato mezz’ora, dove la forza fisica e le capacità dei ball carrier sudafricani hanno schiacciato un’Australia mai in gara, forse solo nei primi 10 minuti!

Man of the match Rugbymeet:  Willie Le Roux, corre, placca e fatica come se non ci fosse un domani. Inserito in praticamente tutte le azioni pericolose del Sud Africa e in più: segna e fa segnare! Nessun dubbio su per chi sia valso il prezzo del biglietto quest’oggi.

 

Il Tabellino:

Mete: 13’ Adriaan Strauss (Sud Africa), 14’ Zane Kirchner (Sud Africa), 71’ Willie Le Roux (Sud Africa), 77’ Chris Feauai-Sautia (Australia)

South Africa

1 Tendai Mtawarira, 2 Adriaan Strauss, 3 Jannie du Plessis, 4 Eben Etzebeth, 5 Flip van der Merwe, 6 Francois Louw, 7 Willem Alberts, 8 Duane Vermeulen, 9 Fourie du Preez, 10 Morne Steyn, 11 Bryan Habana, 12 Jean De Villiers, 13 JJ Engelbrecht, 14 Willie Le Roux, 15 Zane Kirchner

16 Bismarck Du Plessis, 17 Gurthro Steenkamp, 18 Coenraad Oosthuizen, 19 Juandre Kruger, 20 Siya Kolisi, 21 Ruan Pienaar, 22 Patrick Lambie, 23 Jan Serfontein

Coach: Heyneke Meyer

Australia

1 James Slipper, 2 Stephen Moore, 3 Ben Alexander, 4 Rob Simmons, 5 James Horwill, 6 Scott Fardy, 7 Michael Hooper, 8 Ben Mowen, 9 Nicholas White, 10Quade Cooper, 11 Joseph Tomane, 12 Christian Lealiifano, 13 Tevita Kuridrani, 14 Adam Ashley-Cooper, 15 Israel Folau

16 Saia Faingaa, 17 Benn Robinson, 18 Sekope Kepu, 19Sitaleki Timani, 20 Ben McCalman, 21 Will Genia, 22 Matt Toomua, 23 Chris Feauai-Sautia

Coach: Ewen McKenzie

Arbitro: Jerome Garces

Guardalinee: Nigel Owens, Pascal Gauzere

TMO: Graham Hughes

 

 

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