Wheelchair seven: world rugby incarica irwf di gestire la disciplina in carrozzina,ma senza la fir non ci puo essere sviluppo

Il World Rugby ExCo ha conferito ufficialmente all IRWF, lInternational Wheelchair Rugby Federation l'incarico di sviluppare anche il Wheelchair Seven, una notizia importante per il futuro della palla ovale in carrozzina che affiderà al prestigioso ente internazionale la propria governance, nonché il percorso di inserimento come sport olimpico e che vedrà il suo prossimo impegno in Italia il 31 maggio a Fidenza, con la rivincita tra le nazionali italiana, curata da Roberto Scagnoli ed Alessandro Turetta e quella inglese; incontro che lo scorso anno terminò con una netta vittoria degli azzurri, sotto larbitraggio deccellenza di Massimo Giovanelli, delegato del Comitato Italiano Paralimpico.
Ma la notizia è stata accolta dal Comitato Italiano di Promozione del Rugby Wheelchair Seven con entusiasmo solo parziale in quanto, assicurata la cura da parte dellIWRF dell'aspetto legale, burocratico, amministrativo e tecnico, manca ancora la reale possibilità di sviluppare questo sport in Italia.
Per ottenere questo sarebbe necessario che il Rugby Europe (l'organismo europeo che dirige il rugby per normodotati per conto del World Rugby, che fino a qualche mese fa era denominato IRB) intervenisse sulla Federazione Italiana Rugby al fine di far comprendere che per sviluppare effettivamente la nuova disciplina, è fondamentale che le singole federazioni nazionali ne favoriscano lo sviluppo sul campo grazie alla loro storica e capillare presenza sul territorio e grazie alla attività di decine di migliaia di praticanti e di dirigenti che potrebbero, all'interno delle singole società, creare una apposita sezione per consentire a soggetti disabili di praticare il vero rugby.
A tal fine sottolinea il responsabile del comitato di promozione RW7 Antonio Busso - sarà necessario che le singole federazioni nazionali approfondiscano innanzitutto una conoscenza minima degli aspetti tecnici di questa nuova disciplina, e che scrivano in tempi brevi una lettera circolare alle migliaia di loro società affiliate nella quale comunichino che cosa è il W7 e riferiscano le notizie tecniche più importanti relative a questa nuova disciplina. Senza questo passaggio avremo assicurato il contenitore per il nostro sport (IWRF) ma saremo per anni senza contenuto (praticanti sportivi sul campo).
Ricordiamo che il Rugby Wheelchair Seven è una disciplina completamente differente dal già esistente Murderball, il rugby in carrozzina che si gioca con la palla tonda e ha le regole più simili al basket. Nel Wheelchair Seven, esattamente come nel rugby, la palla è ovale e si passa solo indietro, si gioca con mischie ordinate e maul, ma dona una speranza a chi il rugby non può più praticarlo.
Questo sport ricalca perfettamente tutto quello che è il rugby che conosciamo, dal metodo di gioco allo spirito, permettendo a chi non avrebbe più potuto praticarlo di tornare a vivere le stesse emozioni.
Con queste parole il dirigente federale Francesco Ascione, presente lo scorso anno a Fidenza per lincontro internazionale, nonostante le concomitanti finali di Eccellenza, Serie A e Femminile, ha descritto la sua impressione per uno sport che non può lasciare indifferenti, ma che ancora non trova la strada per raggiungere capillarmente le tantissime società italiane, senza laiuto delle quali è impossibile coinvolgere un numero sufficiente di atleti per poter crescere e svilupparsi.
Matteo Carrozzoni Ufficio Stampa RW7 (3381679955)