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Due settimane fa è stata presentata la candidatura ufficiale al Pro14 da parte del Petrarca Rugby, storica società veneta, un club solido e radicato nel territorio, stimato, oltre che per i risultati della prima squadra (13 scudetti più 2 Coppa Italia), per i numeri e la qualità del proprio vivaio giovanile.

Al comando della importante iniziativa il presidente Alessandro Banzato e il direttore generale Vittorio Munari. L’operazione dovrebbe costare circa 8-9 milioni di Euro, somma garantita proprio da Banzato, imprenditore padovano patrono di Acciaierie Venete e numero 1 di Federacciai.

Siamo orgogliosi e determinati a portare a compimento il nostro progetto”, dichiara  Banzato al Mattino di Padova, “dal punto di vista delle garanzie economiche, di quelle sportive ed organizzative, il Petrarca di cui sono presidente è pronto a fare la sua parte fino in fondo, da protagonista. Sarebbe improprio commentare oltre, in attesa di una risposta formale degli organi federali alla nostra lettera d'impegno. Posso solo ribadire che la prospettiva di poter accedere ad una competizione di primo livello è un obiettivo di questo club e spero diventi uno stimolo a rilanciare il rugby italiano”.

 

Sabato scorso a L'Aquila il Consiglio Federale non si è pronunciato sulla candidatura al Guinness Pro 14 ma non ha neanche chiuso le porte.

Nel 2020 scadrà il contratto tra la Fir e il board del Pro14, il contratto che lega le Zebre allo stadio di Parma invece ha scadenza nel 2021. I risvolti della vicenda avranno sicuramente un peso determinante in chiave elettorale.

 

 

Foto Petrarca Rugby

 

 

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