Piu forti di tutto.

Pronti per la cronaca fedele della nostra ultima verifica in classe? Il rugby ? Un gioco da ragazze !
Se devo proprio proprio dirla tutta scrivo sotto (lo scarso) effetto degli antidolorifici, quindi potrebbe non essere fedelissima, mi concederete un po’ di licenza poetica, come sempre.
Ultima verifica che segna la fine dell’anno scolastico, e ci ricorda che l’esame di maturità è vicino [per la cronaca la finale di Coppa Italia è il 25 maggio, a Parma].
E’ come se ci fosse stata data una seconda possibilità. Due settimane fa abbiamo giocato a Varese, perdendo di un soffio la giornata e il prezioso punto di bonus. Ieri eravamo di nuovo a Varese, contro Valtellina, Livigno, Pavia e, ovviamente, contro le padrone di casa. L’obiettivo era facile: vincere. Per rifarsi della volta precedente, per buon auspicio per il futuro, per concludere in bellezza il campionato…
Non è che la giornata inizi benissimo. Tempo mediocre, campo duro e polveroso. Un paio di sveglie non suonano, alcune giocatrici arriveranno in ritardo, o non arriveranno affatto. Ci troviamo nell’ipotesi di giocare senza nemmeno un mediano titolare, per cui la linea dei tre quarti scala di un posto: l’apertura diventa mediano, il centro apertura e così via. Con il rischio (che tanto rischio non sarebbe stato) di mettere il nostro “pilone-che-si-crede-un’-ala” a giocare davvero come ala.
La prima partita contro il Livigno si conclude 8-1 (con una meritatissima meta del Livigno quasi sul fischio finale), e fa ben sperare per la giornata. Nella seconda partita, il panico. Le polle restano sotto 1-5 contro il Valtellina, prendendo un sacco di botte.
Infatti è il lazzaretto della bassa pressione, della nausea e dei colpi alla testa, per cui perdiamo del tutto un pilone forse per eccesso di prudenza e un’ala perchè effettivamente si è presa una bella botta. Nella terza partita arriva anche un cartellino giallo ad un’esordiente, e giochiamo in sei (senza particolari problemi) per un po’. La fanciulla si rifà dello smacco segnando una meta appena rientra, anche se ha un piede a pezzi. I piloni rimanenti ci danno dentro per non sentire la mancanza di chi è a bordo campo, e tutte in generale giocano anche per chi non c’è. Fu così che le nostre eroine tornarono a vincere, 4-1 contro il Pavia. Visti gli scarsi risultati del Valtellina nelle altre partite, c’è la concreta possibilità che, nonostante la sconfitta, il chicken possa portare a casa la giornata.
Così è infatti, non senza soffrire un po’. Gli ultimi quattro minuti di gioco sono tutti concentrati in due metri di campo, con la mischia e l’apertura che continuano a fare azioni non molto sensate e sicuramente non molto di successo, mentre il centro e l’ala, smarcati, tentano inutilmente di farsi passare la palla (c’è chi direbbe che “siamo state egoiste”, e avrebbe ragione). Ma alla fine in qualche modo si porta a casa il punto, e grazie ad un sofferto 4-0 contro le padrone di casa, le polle si rifanno del concentramento precedente e vincono la giornata.
Nonostante tutto. Dure e testarde, contente, doloranti.
La finale è vicina.
E comunque vada, sarà efferrreà!!!!
p.s. ricordasi che “dai dai dai” non è un’indicazione valida alle compagne su cosa devono fare…