Rugby e vita in Inghilterra

L'importanza del turn over nel rugby moderno.
In un rugby come quello moderno con difese sempre più organizzate e con la possibilità di analizzare al video tutti i movimenti avversari è diventato sempre più difficile riuscire a segnare mete quando si ha il possesso della palla, è invece sempre più comune riuscire a segnare delle mete dopo un turn over. Ovviamente il momento di transizione tra attacco e difesa è il momento in cui la difesa della squadra che ha appena perso il possesso è meno organizzata e quindi il contrattacco diventa un'arma micidiale.
Definiamo i contrattacchi in 3 tipi:
Quello di 3° tipo è il meno pericoloso ed è quello che in genere si verifica quando la palla viene calciata, ormai ad alto livello (ma dovrebbe essere cosi ad ogni livello) il calcio non è mai fatto per dare il possesso all'avversario ma per mettere pressione e averne un guadagno recuperando il possesso del pallone o attraverso un vantaggio territoriale costringendo la squadra avversaria a giocare in una posizione sfavorevole del campo. Comunque la squadra che "riceve" il calcio si trova a contrattaccare contro una difesa organizzata, pertanto la riuscita di tale contrattacco è molto spesso correlata ad abilità individuali (vedi per esempio la meta di George North nei test match dei British Lions contro l'Australia la scorsa estate).
Il contrattacco di 1° tipo è invece quello che avviene quando la difesa conquista il pallone oltre la linea del vantaggio e spesso si evolve con un gioco sull'asse, questo tipo di turn over avviene spesso a causa di errori nella trasmissione della palla, ovviamente, può essere forzato dalla difesa attraverso la pressione. Generalmente questo tipo di azione porta a consistenti guadagni territoriali e può anche sfociare in azioni da meta.
Il più comune è il contrattacco di 2° tipo ovvero quello che avviene in prossimità della linea del vantaggio quindi o da fase statica, punto d'incontro o da collisioni che fanno perdere il controllo del pallone al portatore di palla. Questi sono, senza ombra di dubbio, quelli più pericolosi in quanto nel momento in cui gli attaccanti stanno recuperando la profondità per attaccare, nel successivo utilizzo del pallone si trovano disorganizzati per difendere per cui il 90% o più delle volte, muovendo il pallone dal punto in cui è stato recuperato, si possono creare dei danni irreparabili alla squadra avversaria.
Da qui diventa sempre più importante allenare delle fasi statiche che possono minacciare il possesso avversario o dei giocatori che tramite la collisione o tramite il lavoro nei punti d'incontro riescono a riconquistare il pallone perchè non è un normale possesso di palla ma è un possesso che vale qualcosa di più.
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3°tipo, la meta di George North con i Lions: