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Il 13 marzo scorso un fulmine al ciel sereno con la notizia della fusione tra Stade Francais e Racing Paris, i giocatori e i tifosi dello Stade non ci stanno e si ribellano tanto da obbligare Thomas Savare al passo indietro. Da quel giorno Parisse e compagni compiono una vera e propria impresa con le vittorie sugli Ospreys (21-25 il 4 aprile), sul Bath (28-25 il 23 aprile) e in fine la vittoria della Challenge Cup a Edimburgo contro Gloucester (17-25). “A livello mentale è scattato qualcosa. Abbiamo iniziato a lottare e vincere” dichiara Sergio Parisse alla Gazzetta dello Sport

“Abbiamo lottato per impedirla, sarebbe stato incoerente non avere una reazione anche in campo”.
“Ho un contratto fino al 2020, in molti però lasceranno la squadra e qualcuno smetterà. Di certo c'è che a giugno Thomas Savare non sarà più il presidente dello Stade Francais. Esistono due opzioni per il futuro: una cordata di ex giocatori dello Stade con sponsor pronti a investire o un milionario tedesco, che vede nello Stade l'occasione per far conoscere la sua azienda in Francia.”
Si tratterebbe del 72enne Hans-Peter Wild da Heidelberg.

Il capitano Sergio Parisse e i suoi compagni non sono nuovi alle imprese:  “Due anni fa il presidente chiedeva di ridurci gli ingaggi, la squadra disse di no, ma promise il massimo impegno e vincemmo lo scudetto”.