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Le prossime elezioni per la presidenza della Federazione Italiana Rugby dovrebbero svolgersi con molta probabilità domenica 14 marzo 2021 presso la sala del CONI a Roma, il giorno successivo a Italia - Galles del Sei Nazioni.  Dopo i due mandati di Gavazzi (2012-2016 e 2016-2020) si andrà a decidere chi guiderà il rugby italiano da qui al prossimo quadriennio.

Come di consueto, ma vale la pena ricordarlo, per comporre la totalità dei voti le percentuali saranno così divise: il 70% dei voti è riservato ai club, il 20% alla quota giocatori e il restante 10% alla quota tecnici.

 

Andiamo quindi ad illustrare una breve mappa dei candidati alle elezioni federali.

 

Alfredo Gavazzi - Presidente in carica

L’imprenditore bresciano è stato eletto presidente nel 2012 subentrando al parmigiano Giancarlo Dondi. La sua posizione è stata incerta fino a un paio di giorni fa per motivi di salute, ora la sua candidatura per il terzo mandato è certa nonostante in questo momento la sua posizione elettoralmente sia molto debole. In provincia di Brescia ci sono segnali di insubordinazione, l’ultimo nelle elezioni dei delegati al voto dei tecnici bresciani con Ghidini che ha battuto Borra.

Chiaro e ovvio che numeri e risultati del movimento e della Nazionale maggiore, negli ultimi 8 anni, siano oltremodo deludenti. Il dato non aiuta.

 

 

Marzio Innocenti - rivale numero uno alle ultime due elezioni

Ex capitano e terza linea della Nazionale (RWC 1987) oggi medico, toscane le sue origini ma veneto di adozione. Da 7 anni Presidente del Comitato Veneto ha deciso di concorrere da solo staccandosi dalla lista “Pronti al Cambiamento”. Il livornese è uno dei favoriti alla presidenza.

 

 

Elio  De Anna - ex politico provinciale

A 71 anni è il candidato più anziano del lotto. Come Innocenti è medico e ha vestito la maglia della Nazionale negli anni ’80. La sua carriera politica lo ha visto ricoprire il ruolo di presidente della provincia di Pordenone nonché consigliere e assessore regionale del Friuli-Venezia Giulia. Vanta consensi in Veneto e Friuli.

 

 

Giovanni Poggiali - imprenditore romagnolo

Portavoce della lista “Pronti al Cambiamento & Rugby Italiano” è il candidato romagnolo alla presidenza federale. Il 49enne imprenditore si diletta in attività che variano dal legname, alla viticoltura e al commercio. La logistica portuale di Poggiali ha base al porto di Ravenna. Il candidato vanta consensi in Emilia-Romagna, parte del Veneto e Piemonte.

 

 

Gianni Amore - il candidato del sud Italia

Il siciliano è stato giocatore, allenatore, dirigente club e dirigente federale. Tra i suoi vari incarichi ha ricoperto il ruolo di presidente del Comitato Regione Sicilia. Vanta consensi nel sud Italia, soprattutto in Sicilia.

 

 

Nino Saccà - vice Presidente Fir

La sua posizione non è ufficiale, secondo i ben informati il livornese sarebbe stato pronto a candidarsi nel caso Gavazzi avesse dato forfait. Attuale vice presidente FIR e membro del comitato di World Rugby.

 

 

Paolo Vaccari - l’outsider

Non è ancora uscito allo scoperto ma una sua eventuale candidatura rivoluzionerebbe tutti gli equilibri fino a qui descritti. Ex ala della Nazionale italiana di rugby (64 caps), oggi 49enne, è molto apprezzato al nord soprattuto in Lombardia. Ex bandiera del Rugby Calvisano vive attualmente a Roma dove ricopre il ruolo di amministratore del credito sportivo al CONI. Lo abbiamo visto nei panni di commentatore presso gli studi Rai alla ultima Rugby World Cup. Conosciuto e apprezzato soprattuto nel nord Italia e nel Lazio.