Rugby e vita in Inghilterra

Questa settimana cari lettori vorrei parlarvi di ciò che caratterizza il nostro sport,qualcuno penserà alla magia del dover andare avanti passando indietro o altre cose molto più filosofiche, invece no, vi parlerò di qualcosa molto piú semplice ovvero: del "terzo tempo".
Parto dal presupposto che più sto qui e più mi convinco che i rugbisti siano identici in ogni parte del mondo e qualsiasi sia il livello della competizione in cui giocano. Ho pensato che le caratteristiche di un qualsiasi terzo tempo siano 3:
1 Qualitá del cibo
2 Quantità di birra
3 Partecipazione dei tifosi
Devo dire che in Italia per quel che riguarda il punto 1, ovvero il cibo (prima preoccupazione per ogni giocatore specialmente di prima linea), siamo ineguagliabili dal momento che ogni regione, ogni cittá offre sempre delle prelibatezze inimitabili.
Credo che per quel che riguarda la birra Inghilterra e Italia si eguaglino o, forse, ci sia un consumo appena superiore in Inghilterra, insomma ne scorre un bel pò ovunque...!
Forse l'unica e vera differenza che è ciò che caratterizza il terzo tempo qui in Inghilterra è una partecipazione totale da parte dei tifosi...quasi il 90 % rimane dopo la partita per festeggiare, bere, discutere ed è davvero una cerimonia con tanto di discorso da parte dei presidenti dei club dei capitani e a volte anche del Man of the Match.
Il terzo tempo rende unico il nostro sport e credo che, nonostante le differenze culturali tra le nazioni, il suo spirito sia molto simile ovunque. Come vi ho potuto spiegare, di base, le differenze sono minime ma ciò che mi fa riflettere è il motivo per cui così tanti tifosi d'oltremanica decidano di rimanere dopo la partita....sembra proprio che loro vivano il rugby come una festa e che nessuno voglia andare a casa prima del taglio della torta...