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Smettere di giocare a soli 23 anni, non a causa di infortuni, è una scelta forte, ma sempre più frequente nel rugby italiano. Quello chiamato domestico, che non ha sbocchi internazionali a livello agonistico e di costruzione del futuro a livello economico. L'ultimo a fare questa scelta è Pietro Mazzei, terza linea del Valorugby Emilia re del mercato e con ambizioni rinnovate di scudetto. A 23 anni Mazzei, toscano, lascia il rugby giocato per diventare responsabile atletico dei piccoli Diavoli, il settore minirugby del club, mettendo a frutto la laurea in scienze motorie.

Il comunicato

«Pietro Mazzei, dopo 4 stagioni in prima squadra, terza linea elbano originario di Portoferraio, ha deciso di appendere le scarpe al chiodo - scrive il Valorugby Emilia in un comunicato - e mettere a frutto la laurea in scienze motorie diventando punto di riferimento del settore minirugby dei Diavoli ed impegnandosi nel recupero infortuni della squadra cadetta».

La scelta

«Lasciare il campo a soli 23 anni non è stata una scelta facile – spiega Mazzei – Ma dopo essermi confrontato con la famiglia ho deciso che questo era il momento giusto per mettermi in gioco sotto un altro aspetto legato al rugby: l'educazione e la riabilitazione degli atleti dopo un infortunio. Sono grato al club per la proposta, sento la fiducia di tutti in particolare di Enrico Manghi (neo responsabile del settore juniores, ndr) e quindi non vedo l'ora di iniziare. Mi occuperò della crescita psico-motoria di tutto il settore minirugby, in pratica i bambini e le bambine dai 3 ai 12 anni, lavorando a stretto contatto con gli allenatori, gli educatori e le famiglie con attività mirate e verifiche costanti durante l'anno».

Cadetta e prima squadra

Oltre al settore minirugby, Mazzei si occuperà anche dei "muscoli" di prima squadra, juniores e cadetta.

«Per quanto riguarda la prima squadra - continua Mazzei - sarò di aiuto a Enrico Manghi nello staff dei preparatori atletici. Oltre alla laurea ho alle spalle master in psicologia dello sport e corsi di formazione anche federali che mi saranno utili. In più sarò il responsabile del recupero infortuni per quanto riguarda il settore juniores e la squadra cadetta: ecco, in questo caso spero di dover lavorare il meno possibile. Ma ogni volta che sarà necessario, gli atleti potranno contare su di me».

Mi sento a casa

Arrivato a Reggio nell'estate del 2021, Mazzei è ormai un "diavolo" a tutti gli effetti. «Qui a Reggio mi sento a casa conclude l'ex giocatore - . Cinque anni fa mi sono subito innamorato della città e del club. Quando arrivo alla Canalina mi sento in famiglia, accolto con un sorriso e un saluto tanto dai bambini dell'Under 6 quanto dai campioni della prima squadra. Qui c'è tutto per fare bene, ora sta a me restituire con i risultati la fiducia della società mettendo sempre al centro il benessere psico-fisico dei nostri bambini e ragazzi».