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Dopo 23 anni il rugby d’élite torna nuovamente in Sicilia, in campo la nuova Italia di Conor O’shea ha affrontato gli “isolani” delle Fiji che sotto il piano fisico ci hanno messo in difficoltà come ci si poteva ipotizzare già alla vigilia ma gli Azzurri hanno saputo esprimere per gran parte della partita un buon gioco chiudendo con una meritata vittoria per 19 a 10.

Partono bene gli Azzurri che già al 5’ minuto di gioco realizzano i primi 3 punti della gara con Carlo Canna che dalla piazzola non sbaglia. I figiani si fanno da subito notare con i loro placcaggi micidiali, il primo a pagarne le conseguenze è Lovotti che esce per sangue ma fortunatamente rientra in campo pochi minuti dopo. L’esordiente Jayden Hayward al suo primo cap si fa notare per due belle incursioni, peccato che il sostegno per l’arrembante Bellini arriva in ritardo perdendo così una chiara e netta azione da meta.

Le Fiji iniziano a rodare e si fanno pericolosi con i loro continui offload ma la difesa italiana è attenta e nel momento di maggior pericolo Leonardo Sarto piazza un duro placcaggio che riporta il tutto sotto controllo. Al 21’ purtroppo un in avanti volontario dell’Italia permette a Volavola, numero 10 di Fiji, di riportare il risultato in parità 3 a 3.

La svolta della prima frazione di gioco arriva al 27’ minuto quando Parisse rinuncia a 3 punti semplici per puntare al bersaglio grosso. La volontà degli Azzurri di andare in meta viene premiata con Ferrari che entra come un ariete in area di meta per il parziale di 10 a 3. Sul finale del primo tempo purtroppo Leone Nakarawa trova un varco nella forse distratta difesa azzurra per il 10 a 10 che manda le squadre negli spogliatoi. Parziale 10 a 10.

Il secondo tempo inizia subito con grande emozione con la meta fortuita di Canna poi annullata dal TMO. Al 49’ minuto Volavola tenta i pali da oltre metà campo ma pecca di precisione e potenza. Risponde al piede Carlo Canna prima al 53’ e poi al 58’ portando l’Italia a più 6. Sul parziale di 16 a 10 entra in campo per l’esordio in maglia Azzurra prima il flanker di casa Giovanni Licata e poco dopo Ian McKinley, il primo a giocare un test match internazionale con il supporto dei speciali occhiali Googles.

I minuti scorrono veloci mentre si abbassa notevolmente il ritmo di gioco, entrano in campo anche Gori e Lazzaroni a sostituire Violi e Fuser. Nell’uno contro uno i figiani ci mettono in difficoltà ma L’Italia mantiene la concentrazione e sopratutto le maglie chiuse. Nell’azione isolana più pericolosa del secondo tempo un velo ci salva permettendoci di ritornare in attacco e di concretizzare altri 3 punti, i primi in maglia Azzurra, con McKinley per il risultato finale di 19 a 10.

 

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