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Dal 20 novembre al 20 dicembre lo spazio espositivo de Il Museo del Rugby vedrà protagonisti quarantasei artisti di varie tendenze artistiche provenienti dall’Italia e dall’estero.

Organizzatore dell’evento è il giornalista Raffaele De Salvatore, mentre la mostra è curata dal delegato della Biennale stessa, ilMaestro Giampiero Pescatori.

La prima edizione fu inaugurata il primo di Ottobre 2006 a Lecce ed ha poi toccato tappe nazionali ed internazionali, per citarne alcune: Bologna, Milano, Roma, Arezzo, Baveno, Soncino (Cr), Remanzacco (Ud), Cosenza, Lecce, Buenos Aires, New York e Sassuolo (Mo).

Lo scopo di questo evento è quello di far conoscere al pubblico validi artisti contemporanei i quali, con il loro operato stanno segnando il mondo attuale dell’arte italiana.

La sesta edizione avrà come tematica “Altri Eroi gli Invisibili. Chi sono gli altri Eroi?” Chi sono gli "Altri eroi” gli Invisibili? Per gli organizzatori: “Crediamo che la parola Eroe attualmente si stia pronunciando con una certa facilità da parte di chiunque. La morte di un giovane di venti anni sconvolge chiunque e solo chi vive quei momenti può capire, ma riteniamo che non sia giusto usare la definizione Eroe solo per colui che svolge un lavoro lontano da casa indossando una divisa (il paragone è stato scelto a caso dagli artisti) per libera scelta”.

“Il muratore che cade dall’impalcatura e il militare che muore durante un addestramento oppure in una missione di guerra sono ambedue morti bianche, indipendentemente dallo stipendio che ricevono. Ma, non è giusto che del muratore il giorno dopo ci si dimentichi mentre al secondo vengano dedicate, con tutti gli onori, vie e steli commemorativi e perfino chiamati Eroi. Visto l’abbondare nel linguaggio della parola Eroe, gli Eroi per gli artisti del gruppo Contenitore di Emozioni sono altri, come anticipato prima: il muratore, Il minatore, il camionista, e perché no, i pensionati e le massaie, insomma persone comuni che vivono di pensioni o stipendi al minimo e non sanno se arriveranno economicamente alla fine del mese”.

La mostra avrà il preciso scopo di far riflettere su questa realtà e di sensibilizzare chi è al potere e ha la possibilità di agire. I lavoratori o la gente comune non sono “invisibili”.

La mostra verrà inaugurata venerdì prossimo, 20 novembre, alle ore 19.30 presso la sede espostiva della Fondazione Il Museo del Rugby, Fango e Sudore, in Via Carpinetana Sud 144 a Colleferro.  

 

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