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La rassegna iridata giapponese è stata sicuramente un successo, per la prima volta il mondo del rugby ha esplorato a fondo il continente asiatico aprendo gli occhi su una realtà, quella rugbistica del Giappone, che tra la Top League dei super contratti e la Nazionale migliore di sempre ha avuto risultati sorprendenti (il passaggio ai quarti di finale del XV del Sol Levante rimarrà nella storia).

La Rugby World Cup 2019 sarà anche quella ricordata per le espulsioni. World Rugby negli ultimi anni ha dato maggiore attenzione al placcaggio pericoloso disponendo agli arbitri sanzioni severe nei riguardi dei giocatori scorretti. Il placcaggio alto e di spalla chiusa (senza chiudere il braccio), a differenza di qualche anno fa, oggi sono puniti con il cartellino rosso.

Vi mostriamo 8 espulsioni per placcaggio pericoloso e per entrata irregolare in ruck (Andrea Lovotti contro il Sudafrica ndr). In alcuni casi alcune espulsioni come quella di Bundee Aki contro Samoa non ha influito sul risultato finale, mentre le due più eclatanti, parliamo del placcaggio al collo su Owen Farrell di Tomas Lavanini (Inghilterra - Argentina) e la gomitata in maul di Sébastien Vahaamahina (Galles - Francia) sono costate il passaggio del turno.

 

70’ Inghilterra - USA: cartellino rosso John Quill (USA)

78’ Georgia - Uruguay: cartellino rosso Facundo Gatta (Uruguay)

75’ Scozia - Samoa: secondo cartellino giallo Edd Fidow (Samoa)

43’ Sudafrica - Italia: cartellino rosso Andrea Lovotti (Italia)

18’ Inghilterra - Argentina: cartellino rosso Tomas Lavanini (Argentina)

36’ Sudafrica - Canada: cartellino rosso Josh Larsen (Canada)

29’ Irlanda - Samoa: cartellino rosso Bundee Aki (Irlanda)

48’ Galles - Francia: cartellino rosso Sébastien Vahaamahina (Francia)

 

 

 

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