Sudafrica diventa sesto socio: Quali gli sviluppi per l'URC?
Prima pagava per essere ospite. Dopo 8 anni approdo completato nell'emisfero Nord

La presenza del Sudafrica nel rugby dell'emisfero Nord fa un altro importante passo avanti. Il boad dello United Rugby Championship ha confermato oggi che la Federazione sudafricana (Saru) è diventata sesto socio della lega insieme alla Fir per l'Italia, alle Union di Irlanda, Galles, Scozia e al fondo d'investimento della CVC.
Il percorso
È il punto d'arrivo di un percorso iniziato nel 2018 con l'ingresso delle prime due squadre nell'allora Pro 14 (Toyota Cheetahs e Southern Kings), proseguito nel 2021 con l'emigrazione delle 4 principali franchigie sudafricane (Sharks, Stormers, Bulls, Lions) dal Super Rugby dell'emisfero Sud al nuovo Urc dell'emisfero Nord. Finora il Sudafrica era stato ospite, pagava una sorta di tassa d'ingresso, come l'Italia quando è entrata nel 2010, attraverso i diritti televisivi e altre formule. Ora è socio alla pari. Questo cambia le cose, alla vigilia della possibile riduzione da due a quattro delle franchige del Galles.
Le prospettive
Se succederà diventeranno cinque le squadre sudafricane (i Cheetahas che già giocano la Challenge Cup)? Si aprirà anche alla Georgia con i Black Lions (anch'essi già in Challenge Cup), nazione che ambisce a disputare una manifestazione di alto livello per tutta la stagione e che potrebbe pagare una "tassa d'ingresso"? Oppure l'URC cambierà di nuovo formula? Sono tutti scenari aperti, di cui si saprà lo sviluppo nei prossimi mesi. E sui quali ora il Sudafrica ha voce in capitolo.
Le reazioni
Intanto i "padroni del vapore" plaudono alla svolta del Sudafrica diventato il sesto socio. Martin Anayi, amministratore delegato (Ceo) dell'URC: «Non ci sono dubbi sul profondo impatto positivo che nel 2018 e poi nel 2021 ha avuto sul campionato l'ingresso del Sudafrica. Con questa novità per i fans non cambia nulla. Ma dal punto di vista del business il nostro team ora lavorerà in modo più stretto con tutte le realtà sudafricane. L'allineamento fra i due emisferi ha creato giorno dopo giorno maggiore efficienza e ha aperto le porte all'esplorazione di nuove idee».
Rian Oberholzer, omonimo per la Union del Sudafrica: «È un giorno da circoletto rosso per il nostro rugby e completa un viaggio di 8 anni. La competizione è diventata sempre più forte, con 4 vincitori diversi nelle prime 4 stagioni della nostra partecipazione, che l'ha fatta diventare la lega più competitiva del rugby mondiale».