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Vi presentiamo Alì Esteki, mediano di mischia classe 1997 arrivato a Firenze ad agosto e che nella stagione appena conclusa si è ritagliato un grande minutaggio nel massimo campionato italiano. Nella stagione precedente Alì si era messo in evidenza a Modena in Serie B, le 13 mete segnate avevano convinto il suo agente a proporlo ai Medicei in Top12. Partito come terzo mediano di mischia della rosa dei fiorentini Alì Esteki si è guadagnato la fiducia dei tecnici Presutti e Basson diventando, nell’ultima parte di stagione, il numero 9 titolare all’età di 21 anni.

Sei arrivato in Top12 da terzo mediano in rosa, poi ti sei guadagnato il posto da titolare. Raccontaci del tuo campionato.

“Quest’anno è stata un’ottima stagione individualmente parlando perché dopo aver esordito lo scorso anno con il Modena sono passato ai Medicei nella massima serie italiana. Il mio obbiettivo era diventare un giocatore di Top12 e quest’anno posso dire di esserci riuscito ottenendo un buon minutaggio. Ringrazio gli allenatori Pasquale e a Basson, non è una cosa da tutti fidarsi di un 21enne.”

Raccontaci la tua storia, come sei arrivato in Italia e perché proprio il rugby?

“Sono persiano e ho vissuto in Iran la prima parte della mia vita, mio padre è un commerciante che lavorava con paesi esteri come Svizzera, Francia e Italia. Quando avevo 6 anni ci siamo trasferiti in Italia a Modena, successivamente con i miei fratelli abbiamo iniziato a studiare all’Università. Ora studio economia e commercio all’Università di Firenze. Ho conosciuto il rugby tramite mio fratello maggiore, è stato lui a portarmi per al prima volta nel campo da rugby del Modena. Mi sento particolarmente fortunato perché sono arrivato in Top12 senza passare da accademie e nazionali giovanili.”

Credi che i club possano dare buone opportunità di crescita ai giocatori anche senza che questi passino dalle Accademie?

“Personalmente non ho avuto a che fare con le accademie perché, giocando nel Modena, ho avuto molte meno possibilità di essere visto da osservatori. Sono comunque molto contento del mio percorso. Sicuramente aver segnato 13 mete la stagione scorsa in Serie B ha aiutato il mio salto di categoria e grazie al mio procuratore, Marco Martello, siamo riusciti ad arrivare fino ai Medicei.”

Studi e giochi? Riesci ad organizzare bene il tutto?

“Studio economia e commercio a Firenze. Gli orari degli allenamenti mi costringono a studiare da autodidatta perché con il doppio allenamento giornaliero salto la maggior parte delle lezioni, quindi cerco di organizzarmi tra un momento e l’altro. Per ora ci sto riuscendo anche grazie ai miei amici e compagni di università che mi passano riassunti e appunti delle lezioni.”

Quali sono i tuoi piani per la prossima stagione?

“La prossima stagione dovrei rimanere a Firenze. Loro mi hanno già chiesto di rimanere e io qui mi trovo molto bene, anche perché è una bellissima città. Il mio obiettivo è quello di crescere personalmente e, fino a quando una squadra riuscirà a garantirmi la crescita di cui io bisogno, perché cambiare.”

I tuoi piani a lungo termine?

“Il mio sogno è arrivare in una delle due franchigie anche se so di avere meno possibilità rispetto a chi è passato dalle Accademia. Alcuni dei giocatori che escono dall’accademia sono già pronti per Top12 o Pro14, ma qui ai Medicei, con lo staff attuale, ho una grande occasione per crescere.”

Come è stato il rapporto con il giocatore / allenatore Stefan Basson?

“Essere allenati da Basson è molto bello, perché oltre ad essere stato un grandissimo giocatore è anche una grande persona, un allenatore molto acculturato che bada ai dettagli. Con me è stato molto disponibile nella stagione appena conclusa.”

 

 

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Foto Alfio Guarise