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Gilberto “Gibo” Pavan compirà 33 anni il prossimo 13 ottobre, sei giorni prima dell’esordio da giocatore / allenatore del Rugby Viadana in Top12. Uno dei trequarti centro più esperti del campionato italiano si dividerà inoltre tra assistente allenatore dei trequarti giallo neri e capo allenatore dei Caimani Rugby in Serie B, squadra che lo ha visto in panchina quattro stagioni come vice allenatore. Gibo ha accettato di rispondere alle domande di Rugbymeet.

 

Sei allenatore dei Caimani in serie B e ora anche allenatore/giocatore dei trequarti di Viadana. Quanto è difficile il doppio ruolo di allenatore-giocatore?

“È un onore essere stato nominato capo allenatore dei Caimani dopo quattro anni da assistente. È un gruppo che conosco bene e che mi fa piacere guidare in questo percorso. Come allenatore-giocatore è la mia prima esperienza da assistente di Victor Jimenez in prima squadra: sicuramente la figura di Victor mi sta aiutando molto in questo mio inserimento, anche perché lui in prima persona ci è passato quando era allenatore-giocatore alla Lazio. Victor mi ha inserito gradualmente come allenatore-giocatore e ora, dopo ormai due mesi, mi sento abbastanza a mio agio a ricoprire questo ruolo. È un piacere enorme per me: spero di contribuire alla crescita di questo gruppo, oltre che in campo, anche nelle vesti di assistente allenatore.”

 

Tuo fratello si è riavvicinato a casa, ha smesso di giocare e ora sarà l’allenatore del Montebelluna. Cosa ne pensi di questa sua scelta?

“Purtroppo è stata una scelta forzata quella di lasciare il rugby giocato, visto che mio fratello Riccardo ha avuto un infortunio grave al ginocchio due anni fa e non si è ripreso ancora del tutto. Faceva veramente fatica a tenere i ritmi di allenamenti e partite, quindi si è ritirato ed è tornato a casa: ora si sta inserendo nel mondo lavorativo, nel frattempo il Montebelluna ha fatto lui un’ottima proposta e lui l’ha colta al volo. Il Montebelluna è un club di C2, ma con grandi ambizioni di crescita, e mio fratello ne sarà l’head coach.”

 

Cosa cambierà con la regola 50/22?

“La regola 50/22 potrebbe dare più via libera al gioco, perché ovviamente il campo dovrà essere coperto anche nella metà campo offensiva e favorirà l’attacco. Saranno avvantaggiate le squadre con dei buoni calciatori e con più opzioni al calcio, per esempio apertura destra ed estremo mancino. Se il campo non sarà coperto, ci si ritroverà in un attimo a giocare una touche nella metà campo difensiva.”

 

Sabato c’è stata la vittoria con il più quotato Valorugby Emilia nel primo turno di Coppa Italia: che posto avrà in questo campionato il Viadana?

“Sabato c’è stata una grande risposta da parte della squadra: arrivavamo da due amichevoli dove abbiamo provato più opzioni e giocatori possibili. Questo è stato il primo banco di prova ufficiale contro una squadra che non ha certo nascosto le sue ambizioni per quest’anno; la risposta sul campo è stata davvero buona, ma bisogna “volar bassi”. Noi non ci siamo posti grandi obiettivi come i playoff: vogliamo fare la nostra annata e giocare partita dopo partita. In campo dovremo avere sempre la stessa mentalità avuta sabato scorso contro il Valorugby.”

 

Cosa ne pensi di questo giovane Viadana?

“Sì, questo Viadana è davvero molto giovane. Ha attinto anche dal bacino dei Caimani e questo è motivo di vanto ed orgoglio per me, per Leonardo Ulises Gamboa e il presidente Giulio Arletti. I giovani provenienti dai Caimani, che sabato erano in campo con la maglia viadanese, hanno saputo giocare davvero un buon rugby e ne siamo orgogliosi. Appunto perché siamo giovani, però, dobbiamo sempre essere pronti a scendere in campo: l’aspetto mentale, oltre che le qualità in campo, farà la sua parte.”

 

Da head coach dei Caimani Rugby in Serie B: come prosegue la tua esperienza da allenatore? Obiettivi stagionali e risultati attesi?

“È un gruppo che conosco a fondo e siamo molto affiatati. Quest’anno abbiamo cambiato un po’ l’organigramma, inserendo Nicola Negri come preparatore atletico. Visto che ora sono anche Assistant coach della prima squadra, spero possa esserci una maggior collaborazione rispetto agli scorsi anni. È un progetto che parte dall’Under 18, dove i fuori quota vengono inseriti in serie B per crescere e fare esperienza in un campionato molto più competitivo. I Caimani sono una sorta di Under 23, una scalinata che porta verso la prima squadra anche per i giocatori che escono dall’U18 e non sono pronti per il salto in Top12.
Obiettivi? Sicuramente azzerare subito la pesante penalizzazione, così da proseguire più sereni nella nostra stagione. Una volta che la penalizzazione sarà azzerata, allora potremo parlare di reali obiettivi.”

 

 

Il calendario completo di Top12 2019/20

Foto Francesca Pone

 

 

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